Gentili
Signore/i,
Vi aggiorno su
alcune questioni
trattate e
discusse nella
riunione di
ieri:
1) I termini per
l'appello
scadranno
definitivamente
il giorno
28
dicembre,
ma personalmente
intendo
raccogliere
tutte le
adesioni
entro e non
oltre il giorno
venerdì 18
dicembre.
In particolare,
vi indico i
giorni e gli
orari utili per
ricevere le
adesioni al
giudizio di
appello:
venerdì 4
dicembre, dalle
ore 9 alle ore
13 (no
pomeriggio);
lunedì 7
dicembre dalle
ore 9 alle ore
13 (no
pomeriggio):
mercoledì 9
dicembre dalle
ore 9 alle ore
13 (no
pomeriggio);
giovedì 10
dicembre dalle
ore 15 alle ore
19 (no mattina);
venerdì 11
dicembre dalle
ore 9 alle ore
13 (no
pomeriggio);
lunedì 14
dicembre dalle
ore 9 alle ore
13 (no
pomeriggio);
martedì 15
dicembre dalle
ore 15 alle ore
19 (no mattina);
mercoledì 16
dicembre dalle
ore 9 alle ore
13 (no
pomeriggio);
giovedì 17
dicembre dalle
ore 15 alle ore
19 (no mattina);
venerdì 18
dicembre dalle
ore 9 alle ore
13 (no
pomeriggio).
E' possibile
aderire sia
portando in
studio i fogli
procura vostri e
dei vostri
colleghi (vi
prego di non
apporre alcun
segno o dicitura
su detti fogli),
con le quote di
onorario
indicate, sia
spedendo un
pony, purchè
entro e non
oltre il giorno
18 dicembre
mattina.
2) Le quote
individuali sono
identiche a
quelle del primo
grado di
giudizio.
Pertanto, o
sarete tutti e
627 o di meno,
la quota rimane
identica a
quella versata
per il primo
giudizio. Poichè
qualcuno ha
trovato da
ridire sulla
predetta somma,
è bene chiarire
che sto
semplicemente
chiedendo in
base a quanto vi
avevo già
preannunciato
due anni or
sono. Il lavoro
che ho fatto
fino ad oggi per
voi è stato
enorme e
continuerò a
farlo alle
stesse
condizioni già
pattuite in
partenza. Tutti,
peraltro, avete
ricevuto
regolare fattura
per i pagamenti
efffettuati, ed
anzi invito
coloro che non
hanno avuto le
fatture a
ritirale presso
il nostro
studio.
E' bene, quindi,
chiarire che
coloro che sono
idonei in più
graduatorie, e
quindi per
questo motivo
hanno versato
euro 100 per
ogni
graduatoria,
anche in questo
nuovo giudizio
di appello
dovranno versare
euro 100 per
ogni
graduatoria.
3) Nella
denegata ipotesi
in cui anche il
giudizio di
appello dovesse
concludersi con
una sentenza di
rigetto, escludo
che la Corte di
Appello
condannerà alle
spese, in quanto
sussistono
giusti motivi,
anche in
appello, per
compensare, come
ha già fatto il
giudice di primo
grado.
Naturalmente io
spero invece di
vincere!
4) Coloro che
non fanno
appello avverso
la sentenza,
vedranno passare
in giudicato per
loro la
medesima.
Pertanto, in
caso di vittoria
in appello, o in
cassazione,
quelli che ora
non presentano
appello non
potranno
assolutamente
estendere gli
effetti della
futura sentenza
favorevole resa
per gli altri,
anche a loro
stessi. Infatti,
ognuno è
soggetto al
GIUDICATO che lo
riguarda: chi è
in questa
sentenza e non
chiede la
riforma della
stessa, perde
ogni diritto in
via definitiva!
Andiamo adesso
alle strategie
del giudizio di
appello.
Sono consapevole
che le ultime
sentenze
intervenute
sulla questione,
dal Tar Lazio
fino al
Consiglio di
Stato, passando
per il Tribunale
di Roma, hanno
rigettato i
ricorsi di voi
idonei, seguendo
il ragionamento
che le vostre
graduatorie non
sarebbero più
utilizzabili.
Tuttavia, c'è
una cosa che mi
fa ben sperare:
la Corte di
Appello di Roma
non si è ancora
pronunciata, e
soprattuuto la
Suprema Corte di
Cassazione non
si è ancora
pronunciata.
Come sapete,
spesso
la Cassazione ha
dato
interpretazioni
discordanti
rispetto al
Consiglio di
Stato.
Orbene, se in
cassazione
dovesse
finalmente
trionfare la
giusta
interpretazione
da me sostenuta,
confortata da
altre sentenze
dei giudici di
merito, questo
"trend" negativo
potrebbe
improvvisamente
cambiare rotta,
e si
riaprirebbero
finalmente i
giochi. E'
questa "chance"
che non dovete
togliere a voi
stessi,
altrimenti vi
direste
sconfitti prima
ancora di aver
terminato tutta
la guerra, che
invece prevede 3
gradi di
giudizio!
Il fatto che
alcuni di voi
potrebbero
andare in
pensione
quest'anno o
entro 3 anni,
quando si
arriverà
all'epilogo, non
dovrebbe
dissuaderlo
dall'andare
avanti: in
questo giudizio
voi chiedete
l'inquadramento
dalla data di
deposito del
ricorso in I
grado ed entro
il 31 dicembre
2016 (data di
effettiva
scadenza delle
vostre
graduatorie); in
caso di vittoria
finale, potrete
ottenere
l'integrale
ricostruzione
della carrersa,
con diritto agli
scatti nella
categoria
superiore.
Infine debbo
darvi due
notizie
importanti.
Consapevole che
le vie c.d.
"politiche"
potrebbero
agevolare una
futura
"inversione di
tendenza"
rispetto a
quella attuale,
dove il governo
Renzi vuol
eliminare dalla
scena un po' di
"idonei" per non
gravare i
bilanci della
pubblica
amministrazione,
ho deciso di
riprendere la
proposta di
legge che avevo
già consegnato
all'onorevole
Bonaccorsi, che
invece come voi
sapete ha fatto
solo
"chiacchiere" e
ci ha preso in
giro.
Pertanto, ho
chiesto di
incontrare il
Capo
dell'Ufficio
Legislativo del
Ministro Madia,
Prof. Bernardo
MATTARELLA,
figlio
dell'attuale
Presidente della
Repubblica, che
"straordinariamente"
la prossima
settimana mi
riceverà al
Ministero.
Nello stesso
tempo, ho
proposto al
Consigliere di
Stato e
Professore
Francesco
Caringella di
organizzare un
convegno presso
la camera dei
deputati, nel
quale sarete
tutti invitati,
per discutere su
come inserire la
proposta di
legge, che
equipara le
vostre
graduatorie a
tutte le altre,
nell'ambito dei
decreti
attuativi della
legge delega per
la riforma della
pubblica
amministrazione.
Non ho fatto
tutto questo
prima perchè,
sinceramente,
speravo che il
Giudice Picozzi
avesse il
coraggio di
riconoscere i
vostri diritti,
senza piegarsi
alla volontà
politica del
momento. Siccome
non lo ha fatto,
inizieremo un
canale "parallello"
in questo senso.
Se entro il
prossimo anno,
vuoi perchè il
governo ha
bisogno di nuovo
sostegno, vuoi
perchè
prevalgono altre
logiche, si
allenta la
stretta attuale
contro di voi,
potremmo
favorire quel
clima nuovo per
permettere ai
nuovi giudici in
appello di
ribaltare la
prima sentenza.
Per tutte queste
ragioni auspico
che nessuno di
voi rinunci a
fare l'appello.
Infone, vi
comunico che
presenterò per
voi appellanti,
nello stesso
ricorso in
appello che sto
per preparare,
una istanza per
sottoporre la
vostra questione
alla Corte di
Giustizia
dell'Unione
Europea. Secondo
i principi
comunitari,
quando la
normativa
nazionale
interna viola il
PRINCIPIO DI NON
DISCRIMINAZIONE
DEI LAVORATORI
DELLA UNIONE
EUROPEA, il
Giudice
nazionale deve
diapplicare la
norma interna
illegittima, per
dare
applicazione al
principio di
parità di
trattamento.
Quello che
questi ultimi
giudici stanno
facendo, è
interpretare la
legge in modo
difforme dai
principi
europei: perchè
mai, infatti,
voi dovete
essere oggi
"discriminati"
rispetto a tutti
gli altri
idonei, solo
perchè siete
collocati in
graduatorie che
il recente
legislatore,
secondo
l'interpretazione
della legge data
dai giudici
italiani,
ritiene non più
valide ed
efficaci? Se
avete
partecipato a
questi concorsi
come tutti gli
altri, perchè
dovreste perdere
il risultato di
ciò che avete
conseguito, solo
perchè la legge
cambia e
"macella" i
diritti
acquisiti?
Perchè dirvi che
non siete più
idonei, dopo che
vi era stata
promessa una
idoneità che,
nel corso degli
anni, poteva
permettervi di
occupare un
nuovo posto di
lavoro,
crescendo
professionalmente
come hanno fatto
fino ad oggi i
vostri vicini di
scrivania?
Tutto questo
diventerà
oggetto di una
battaglia fino
all'ultimo
sangue, che
intendo portare
avanti fiducioso
nel vostro
sostegno!
Distinti saluti
Avv. Giuseppe
Pio Torcicollo