3 Dicembre 2015 - 22:10

AGGIORNAMENTI SULL'APPELLO

 

Gentili Signore/i,

Vi aggiorno su alcune questioni trattate e discusse nella riunione di ieri:

1) I termini per l'appello scadranno definitivamente il giorno 28 dicembre, ma personalmente intendo raccogliere tutte le adesioni entro e non oltre il giorno venerdì 18 dicembre. In particolare, vi indico i giorni e gli orari utili per ricevere le adesioni al giudizio di appello:

venerdì 4 dicembre, dalle ore 9 alle ore 13 (no pomeriggio);

lunedì 7 dicembre dalle ore 9 alle ore 13 (no pomeriggio):

mercoledì 9 dicembre dalle ore 9 alle ore 13 (no pomeriggio);

giovedì 10 dicembre dalle ore 15 alle ore 19 (no mattina);

venerdì 11 dicembre dalle ore 9 alle ore 13 (no pomeriggio);

lunedì 14 dicembre dalle ore 9 alle ore 13 (no pomeriggio);

martedì 15 dicembre dalle ore 15 alle ore 19 (no mattina);

mercoledì 16 dicembre dalle ore 9 alle ore 13 (no pomeriggio);

giovedì 17 dicembre dalle ore 15 alle ore 19 (no mattina);

venerdì 18 dicembre dalle ore 9 alle ore 13 (no pomeriggio).

E' possibile aderire sia portando in studio i fogli procura vostri e dei vostri colleghi (vi prego di non apporre alcun segno o dicitura su detti fogli), con le quote di onorario indicate, sia spedendo un pony, purchè entro e non oltre il giorno 18 dicembre mattina.

2) Le quote individuali sono identiche a quelle del primo grado di giudizio. Pertanto, o sarete tutti e 627 o di meno, la quota rimane identica a quella versata per il primo giudizio. Poichè qualcuno ha trovato da ridire sulla predetta somma, è bene chiarire che sto semplicemente chiedendo in base a quanto vi avevo già preannunciato due anni or sono. Il lavoro che ho fatto fino ad oggi per voi è stato enorme e continuerò a farlo alle stesse condizioni già pattuite in partenza. Tutti, peraltro, avete ricevuto regolare fattura per i pagamenti efffettuati, ed anzi invito coloro che non hanno avuto le fatture a ritirale presso il nostro studio.

E' bene, quindi, chiarire che coloro che sono idonei in più graduatorie, e quindi per questo motivo hanno versato euro 100 per ogni graduatoria, anche in questo nuovo giudizio di appello dovranno versare euro 100 per ogni graduatoria.

3) Nella denegata ipotesi in cui anche il giudizio di appello dovesse concludersi con una sentenza di rigetto, escludo che la Corte di Appello condannerà alle spese, in quanto sussistono giusti motivi, anche in appello, per compensare, come ha già fatto il giudice di primo grado. Naturalmente io spero invece di vincere!

4) Coloro che non fanno appello avverso la sentenza, vedranno passare in giudicato per loro la medesima. Pertanto, in caso di vittoria in appello, o in cassazione, quelli che ora non presentano appello non potranno assolutamente estendere gli effetti della futura sentenza favorevole resa per gli altri, anche a loro stessi. Infatti, ognuno è soggetto al GIUDICATO che lo riguarda: chi è in questa sentenza e non chiede la riforma della stessa, perde ogni diritto in via definitiva!

Andiamo adesso alle strategie del giudizio di appello.

Sono consapevole che le ultime sentenze intervenute sulla questione, dal Tar Lazio fino al Consiglio di Stato, passando per il Tribunale di Roma, hanno rigettato i ricorsi di voi idonei, seguendo il ragionamento che le vostre graduatorie non sarebbero più utilizzabili. Tuttavia, c'è una cosa che mi fa ben sperare: la Corte di Appello di Roma non si è ancora pronunciata, e soprattuuto la Suprema Corte di Cassazione non si è ancora pronunciata. Come sapete, spesso la Cassazione ha dato interpretazioni discordanti rispetto al Consiglio di Stato.

Orbene, se in cassazione dovesse finalmente trionfare la giusta interpretazione da me sostenuta, confortata da altre sentenze dei giudici di merito, questo "trend" negativo potrebbe improvvisamente cambiare rotta, e si riaprirebbero finalmente i giochi. E' questa "chance" che non dovete togliere a voi stessi, altrimenti vi direste sconfitti prima ancora di aver terminato tutta la guerra, che invece prevede 3 gradi di giudizio!

Il fatto che alcuni di voi potrebbero andare in pensione quest'anno o entro 3 anni, quando si arriverà all'epilogo, non dovrebbe dissuaderlo dall'andare avanti: in questo giudizio voi chiedete l'inquadramento dalla data di deposito del ricorso in I grado ed entro il 31 dicembre 2016 (data di effettiva scadenza delle vostre graduatorie); in caso di vittoria finale, potrete ottenere l'integrale ricostruzione della carrersa, con diritto agli scatti nella categoria superiore.

Infine debbo darvi due notizie importanti.

Consapevole che le vie c.d. "politiche" potrebbero agevolare una futura "inversione di tendenza" rispetto a quella attuale, dove il governo Renzi vuol eliminare dalla scena un po' di "idonei" per non gravare i bilanci della pubblica amministrazione, ho deciso di riprendere la proposta di legge che avevo già consegnato all'onorevole Bonaccorsi, che invece come voi sapete ha fatto solo "chiacchiere" e ci ha preso in giro.

Pertanto, ho chiesto di incontrare il Capo dell'Ufficio Legislativo del Ministro Madia, Prof. Bernardo MATTARELLA, figlio dell'attuale Presidente della Repubblica, che "straordinariamente" la prossima settimana mi riceverà al Ministero.

Nello stesso tempo, ho proposto al Consigliere di Stato e Professore Francesco Caringella di organizzare un convegno presso la camera dei deputati, nel quale sarete tutti invitati, per discutere su come inserire la proposta di legge, che equipara le vostre graduatorie a tutte le altre, nell'ambito dei decreti attuativi della legge delega per la riforma della pubblica amministrazione. Non ho fatto tutto questo prima perchè, sinceramente, speravo che il Giudice Picozzi avesse il coraggio di riconoscere i vostri diritti, senza piegarsi alla volontà politica del momento. Siccome non lo ha fatto, inizieremo un canale "parallello" in questo senso.

Se entro il prossimo anno, vuoi perchè il governo ha bisogno di nuovo sostegno, vuoi perchè prevalgono altre logiche, si allenta la stretta attuale contro di voi, potremmo favorire quel clima nuovo per permettere ai nuovi giudici in appello di ribaltare la prima sentenza.

Per tutte queste ragioni auspico che nessuno di voi rinunci a fare l'appello.

Infone, vi comunico che presenterò per voi appellanti, nello stesso ricorso in appello che sto per preparare, una istanza per sottoporre la vostra questione alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Secondo i principi comunitari, quando la normativa nazionale interna viola il PRINCIPIO DI NON DISCRIMINAZIONE DEI LAVORATORI DELLA UNIONE EUROPEA, il Giudice nazionale deve diapplicare la norma interna illegittima, per dare applicazione al principio di parità di trattamento.

Quello che questi ultimi giudici stanno facendo, è interpretare la legge in modo difforme dai principi europei: perchè mai, infatti, voi dovete essere oggi "discriminati" rispetto a tutti gli altri idonei, solo perchè siete collocati in graduatorie che il recente legislatore, secondo l'interpretazione della legge data dai giudici italiani, ritiene non più valide ed efficaci? Se avete partecipato a questi concorsi come tutti gli altri, perchè dovreste perdere il risultato di ciò che avete conseguito, solo perchè la legge cambia e "macella" i diritti acquisiti? Perchè dirvi che non siete più idonei, dopo che vi era stata promessa una idoneità che, nel corso degli anni, poteva permettervi di occupare un nuovo posto di lavoro, crescendo professionalmente come hanno fatto fino ad oggi i vostri vicini di scrivania?

Tutto questo diventerà oggetto di una battaglia fino all'ultimo sangue, che intendo portare avanti fiducioso nel vostro sostegno!

Distinti saluti

Avv. Giuseppe Pio Torcicollo


 

 

CHIUSURA COMUNICAZIONE