08 giugno 2020 - 17:41

AGGIORNAMENTO ADESIONI

Gentili signore/i,

innanzi tutto vorrei ringraziare la Dott.ssa Lucentini e tutto il suo "staff", per l'enorme lavoro che ha affrontato finora, e che ha portato a questo risultato: ad oggi avete già raggiunto 207 pre-adesioni (di cui 60 sono gli idonei ex Inpdap), quindi entro il 15 giugno, quando si chiuderanno le suddette preadesioni, sicuramente il numero avrà raggiunto 250 unità. Pertanto, con tale numero, il costo del ricorso, e cioè del giudizio di primo grado fino alla sentenza di primo grado, è di euro 400 a ricorrente (100.000 euro diviso 250 = euro 400). Io credo, tuttavia, che se riuscirete a fare un buon "passaparola", potreste diventare se non 500, almeno 300/400 adesioni, e questo vi permetterebbe di abbassare il costo a persona, in un importo compreso fra euro 333 ed euro 250 a persona. Se poi si compisse "il miracolo", cioè se fra idonei INPS ed idonei INPDAP doveste arrivare a 500, ecco che ognuno spenderebbe euro 200 a persona! Vedremo.

Al momento, le città coinvolte in questa massiccia azione giudiziaria sono 65, e cioè: Alessandria (1), Agrigento (2), Ancona (1), Ascoli Piceno (1), Asti (1), Avellino (2), Bari (1), Benevento (1), Bergamo (8), Bologna (1), Brescia (4), Busto Arsizio (5), Caltagirone (1), Castrovillari (1), Catania (1), Catanzaro (1), Chieti (4), Como (1), Cuneo (3), Enna (1), Firenze (4), La Spezia (2), Lecce (5), Lecco (1), Mantova (4), Messina (2), Milano (18), Modena (7), Monza (10), Napoli (3), Napoli Nord (3), Nola (2), Nuoro (2), Oristano (1), Padova (1), Palermo (3), Palmi (1), Paola (1), Parma (1), Pavia (1), Perugia (1), Pescara (3), Potenza (4), Ragusa (3), Reggio Calabria (5), Reggio Emilia (6), Roma (18), Salerno (9), Santa Maria Capua Vetere (1), Siracusa (1), Teramo (3), Terni (1), Torre Annunziata (2), Trapani (2), Treviso (1), Trento (1), Udine (2), Vallo della Lucania (1), Varese (3), Vicenza (5), Velletri (2), Venezia (8), Verbania (1), Verona (6), Viterbo (2). Pertanto, ad oggi i RICORSI sarebbero 65, uno per ognuna delle suindicate città dove si trova il competente tribunale.

Quanto ai presupposti dei ricorsi, essi si fondano su un "diritto soggettivo" allo scorrimento e conseguente inquadramento, avendo sia l'INPS sia l'INPDAP adottato, a suo tempo, la decisione di scorrimento delle vostre graduatorie. Ed invero, per l'INPS, sono "dirimenti" le seguenti circostanze: 1) l'Art. 6 del CCNI INPS del 2009, che prevedeva, nelle more dell'adozione di una nuova disciplina regolante le "progressioni verticali", la possibilità di effettuare lo "scorrimento delle graduatorie" di procedure già indette secondo la disciplina ancora vigente; 2) il DPCM del 10.03.2011, con il quale l'Istituto era stato autorizzato ad effettuare lo "scorrimento delle graduatorie", avendo l'Istituto medesimo chiesto di scorrere le graduatorie interne per "C1" per un numero pari a 568 idonei; 3) la Determinazione Direttoriale n. P/23/525/11 del 03.11.2011, con la quale l'Istituto, pur essendo sstato autorizzato ad assumere, per scorrimento, n. 568 idonei, decide di scorrere le graduatorie solo per 324 idonei, sulla base di una distorta e discriminatoria applicazione della riforma Brunetta, che avrebbe a suo dire consentito lo scorrimento solo per i posti già vacanti entro il 31.12.2009, e non per tutti quelli divenuti vacanti anche in seguito, durante la vigenza delle graduatorie. Di conseguenza, al 03.11.2011, cioè alla data in cui sono stati inquadrati i 324 idonei di cui alla succitata determinazione, avevano diritto ad essere inquadrati anche i restanti 244 idonei successivi collocati nelle distinte graduatorie regionali e in quella della Direzione Generale, secondo il contingente, rimodulato, di cui alla suddetta determinazione; 4) successivamente, cioè fra il 3 novembre 2011 e la data di scadenza delle graduatorie, dapprima triennale (2012-2013), poi prorogata fino al 30.09.2019 (data ultima di scadenza), si sono liberati centinaia di altri posti vacanti in "C1 amministrativo", che dovevano essere coperti tramite lo scorrimento delle vostre graduatorie, per effetto del "vincolo" contenuto nell'accordo decentrato del 2009 succitato, considerando che, nel 2017, 125 unità dovevano essere inquadrate tramite scorrimento delle graduatorie del "concorso pubblico esterno" per "Ispettore di Vigilanza C1", numero che avrebbe permesso, qualora si fosse effettuato lo scorrimento delle vostre graduatorie anzichè di quelle per "Ispettore di Vigilanza C1", un numero di inquadramenti almeno "quadruplo", pari a circa 500 idonei (il costo di una unità dall'esterno equivale a 4 unità dall'interno). Pertanto, per ciascuno degli anni 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, verrà richiesto l'inquadramento degli idonei successivi ai 244 idonei che dovevano passare ià nel 2011, ripartendo i suddetti idonei ulteriori secondo l'andamento del "turn-over" e il numeo dei posti di anno in anno ivenuti "vacanti", fino al 2017. Da ciò, il dirito alla "ricostruzione carriera", a seconda dei casi, dal 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017. Per quanto rigurda l'ex INPDAP, l'impegno allo scorrimento era già contenuto nel Bando, e tuttavia una volta confluiti in INPS gli idonei ex INPDAP, l'INPS ha deciso di revocare la "clausola di scorrimento", sulla base di una pretestuosa non necessità di ulteriore personale per coprire le carenze, nonostante il passaggio di funzioni avrebbe invece determinato la necessità di accrescere le risorse umane dell'Inps, non di lasciarle invariate.

Insomma, vi sono tutti presupposti per agire in giudizio, tenendo presente che finora siete stati tutti "dirottati" a fare cause "inutili", presso il TAR (che da anni si è pronunciato in modio sfavorevole per le graduatorie dei concorsi interni come le vostre, ritendole inutilizzabili), anzichè presso il Tribunale del lavoro. Ad oggi, vi ricordo che il sottoscritto ha ottenuto innumerevoli sentenze dei tribunali civili e corti di appello, che hanno riconosciuto il diritto pieno allo scorrimento e il diritto alla "ricostruzione della carriera". Potete visionare le suddette sentenze sul mio sito www.giuseppepiotorcicollo.it. Esorto, in particolare, gli idonei che prestano servizio nelle città di Genova, di Bologna, di L'Aquila, di Avellino, di Chieti, di Enna, di Roma, di Torre Annunziata, di Trento, di La Spezia, di Padova, di Venezia, di Rovigo, di Lamezia Terme, di Oristano, di Terni, di Parma, di Teramo e di Torre Annunziata, ad aggiungersi in questi ricorsi, poichè in queste città è più facile ottenere sentenze favorevoli, visti i precedenti.

Dopo il 15 giugno vi dirò quanti siete, e apriremo le adesioni.

Cordiali saluti.
Avv. Giuseppe Pio Torcicollo

 

CHIUSURA COMUNICAZIONE