08 settembre 2016 - 19:44

AVVIO PIGNORAMENTO
CONTRO ROMA CAPITALE

Gentili Signore/i ,


nonostante a fine luglio abbia diffidato il comune di Roma a dare esecuzione all'obbligo impartito dal giudice in ciascuna delle 5 sentenze in cui voi avete vinto la causa, l'amministrazione è rimasta a tutt'oggi inadempiente, sia continuando ad effettuare le trattenute anche sulla busta paga di fine agosto, sia non restituendovi intanto le somme già liquidate dal giudice maturate già al momento del deposito dei vari ricorsi.

E' bene allora riepilogare la questione. Come sapete il comune ha interposto appello avverso ciascuna delle 5 sentenze con le quali abbiamo ottenuto ragione. Secondo l'Ente, infatti, tale trattenuta è legittima e deve pertanto continuare ad essere effettuata, dovendo essere lo stipendio netto dei dipendenti in regime TFR uguale allo stipendio di tutti gli altri dipendenti pubblici. Il Comune, inoltre, sulla stessa identica questione ha invece vinto in vari ricorsi, fatti da vostri colleghi che si erano rivolti ad altri avvocati. Mentre noi vincevamo, negli altri ricorsi era il comune a vincere!!!

A questo punto una riflessione. Poichè non posso darvi la certezza che la causa da noi già vinta in primo grado sarà vinta anche negli ultimi gradi di giudizio, insomma poichè non posso escludere la possibilità che si possa perdere in detti ulteriori gradi, consiglio di mirare ad una esecuzione parziale delle sentenze. Cioè: coloro che vogliono intanto ottenere la restituzione delle somme indicate in sentenza, possono autorizzarmi ad avviare il PIGNORAMENTO SUL CONTO CORRENTE del Comune. Nella denegata e non creduta ipotesi in cui si dovesse perdere la causa nell'ultimo grado di giudizio, cioè in cassazione, voi dovreste solo restituire le stesse somme già riscosse tramite pignoramento, senza anche pagare gli interessi dal momento in cui avete percepito dette somme. Sconsiglio però di chiedere anche la cessazione immediata delle trattenute presenti e future. Infatti, poichè le cause ora pendenti in appello potrebbero durare, fra appello e cassazione, almeno altri 5 anni, qualora si dovesse alla fine perdere vi trovereste esposti a dover pagare al comune non solo le somme già pignorate, ma anche tutte quelle che il comune non vi avrà più trattenuto in tutti questi anni!!! E' quindi preferibile, su questo fronte, attendere prima l'ultimo grado di giudizio. Se vinceremo noi nel terzo grado di giudizio - il che se ne parla fra 5 anni -, allora voi avrete diritto a pretendere non solo le somme già liquidate dal giudice in primo grado, ma anche tutte quelle che vi sono state trattenute e vi saranno trattenute in questi anni. Quindi non perdete nulla di quello che vi spetta, ma lo chiederete se avrete una sentenza favorevole DEFINITIVA, cioè passata in giudicato.

Chiedere invece la riscossione delle somme già liquidate in sentenza, significa ottenere qualcosa che, nella malaugurata ipotesi dovessimo alla fine perdere, voi potreste restituire perchè vi è già stato dato, cioè non dovete toglierlo dalle tasche vostre.

Chi vi parla, naturalmente, è convinto e fiducioso nel fatto che alla fine riusciremo a vincere la causa anche nel terzo e ultimo grado di giudizio, quindi non sono pessimista. Ma neppure posso prevedere con certezza l'esito futuro e pertanto non posso esporre nessuno al pericolo che in futuro possa rimettere dei soldi per una vicenda nella quale era convito di "prenderne", non di "perderne". Speriamo, pertanto, di vincere! In caso di vittoria finale, ognuno di voi avrebbe accumultao un credito compreso fra 5 e 10 mila euro!!!

Nel frattempo, però, chi volesse già assaggiare una parte del proprio credito, può chiedere il pignoramento sul conto corrente del comune di roma, al fine di ottenere almeno le somme indicate nelle sentenze di primo grado. Se siete favorevoli al recupero almeno di dette somme (pur sapendo che c'è una possibilità remota che fra alcuni anni dette somme possano essere richieste indietro dal comune) dovete rispondere a questa email nel seguente modo: "Sono favorevole al pignoramento per ottenere la riscossione delle somme già liquidate. Firmato...........(nome e cognome)".

Appena riceverò tutte le vostre risposte compilerò l'atto di pignoramento, indicando soltanto i nominativi di coloro che hanno risposto positivamente al presente messaggio. Tutti coloro che non avranno risposto in modo affermativo, dovranno invece attendere alcuni anni, e cioè l'esito del terzo grado di giudizio, per poter riscuotere tutte le somme maturate (oltre naturalmernte ad ottenere la cessazione definitiva delle trattenute), questo ovviamente in caso di esito vittorioso finale della vertenza.

 

Restando in attesa di una vostra risposta, vi saluto cordialmente.

 

CHIUSURA COMUNICAZIONE