9 Aprile 2020 14:40

RICORSI PER DECRETO INGIUNTIVO RICORRENTI PADOVA E VENEZIAA

Gentili signore/i,

sto ricevendo svariate mail da parte di alcuni ricorrenti delle città di Venezia e Padova, vittoriosi in primo grado con sentenze del 2018, che ad oggi attendono la decisione dell'appello proposto dal Ministero. Come è a tutti voi noto l'udienza dei giudizi di appello è stata rinviata, e adesso è fissata al 22 ottobre p.v. Tale data, tuttavia, potrebbe subire un ulteriore slittamento a causa del Covid 19, che ha determinato la sospensione dei processi dal 9 marzo scorso, per cui molti Tribunali e Corti di Appello stanno già disponendo i rinvii anche delle udienze fissate in autunno 2020. A questo punto, visto che è probabile che passerà ancora un anno prima che i vostri appelli vengano decisi, ritengo opportuno estendere anche a voi, che avete vinto solo in primo grado, le azioni di "ingiunzione di pagamento" che ho già intrapreso per i ricorrenti che hanno vinto sia in primo grado che in appello. I Giudici stanno infatti accogliendo i suddetti ricorsi, con decreti "immediatamente esecutivi". Ribadisco per l'ennesima volta che non si tratta della "esecuzione forzata" che vi avevo prospettato nel 2018, facendomi mandare da voi i mandati. Tale esecuzione, infatti, non è praticabile in quanto, le sentenze di accoglimento del ricorso non indicano nulla per determinare qual è la "differente retribuzione" fra Area Terza e Area II (a parte il fatto che nell'area seconda vi sono tante fasce, quindi dipende dalla specifica fascia che ognuno di voi possiede). I nuovi ricorsi per "decreto ingiuntivo" servono, a questo punto, per stabilire il "quantum" che spetta ad ognuno di voi: si tratta di importi di volta in volta diversi, pertanto bisogna procedere con "ricorsi individuali". Pertanto, coloro che vogliono ottenere le suddette somme, devono necessariamente sottoscrivere una nuova "procura", e quindi invito chi è interessato a mandarmi una mail in cui mi chiede di ricevere la suddetta procura (che può essermi anticipata scansionata con la vostra firma a mezzo mail e poi spedita, anche in seguito, con raccomandata in originale). Alla procura scansionata deve essere aggiunta la documentazione, che consiste in tutti i "cedolini di stipendio", da gennaio del 2016 a marzo del 2020, ordinati cronologicamente, senza tralasciare anche i cedolini dei mesi recanti i "pagamenti vari" (Fua, Progetti, ecc). Deve inoltre essermi inviata, sempre a mezzo mail, la "scheda siap dipendente", cioè un piccolo "storico carriera", possibilmente aggiornato ad oggi (da estrarre dal sito "SiapWeb"). Solo per coloro che hanno avuto l'inquadramento in terza ara, mi serve il Decreto Direttoriale del 18 aprile 2019, ovvero quello successivo, che stabilisce lo scorrimento per un determinato profilo, e il contratto individuale di lavoro, scansionato da quello da voi firmato. Questo serve anche a supplire eventuali non aggiornamenti della "scheda siap". Qualora abbiate fatto progressioni di "fascia" in Area 2 negli anni 2016, 2017, 2018, questo dovrebbe visualizzarsi nella "Scheda Siap", sotto la voce "cambio profilo". Tuttavia, se tale aggiornamento non dovesse esserci, mi occorre la copia della graduatoria da cui risulta il passaggio di fascia economica e la decorrenza della nuova fascia.

Detto ciò, vorrei ribadire che tale azione ingiuntiva serve a "sbloccare" la vostra situazione, inducendo il Ministero ad inquadrare in Area III i ricorrenti non ancora inquadrati. Questa possibilità infatti è concreta in quanto, altrimenti, il Ministero arrecherebbe un "danno erariale", se si trova costretto a pagarvi come funzionari anche se non lo siete! E qualora doveste ottenere, attraverso questo strumento di cd. "coazione indiretta", il suddetto inquadramento, otterreste il vantaggio di non dovere restituire le somme percepite "da funzionari effettivi", neppure se perdeste in grado di appello o in cassazione! L'unico importo da restituire sarebbe solo quello delle somme arretrate percepite maturate prima dell'inquadramento effettivo. Pertanto, coloro che sono stati già inquadrati in area terza, possono decidere di aspettare la conclusione dei giudizi in corso, per avere gli arretrati spettanti oltre ad una "ricostruzione in area terza". Coloro che non sono stati inquadrati in area terza, a mio avviso farebbero bene ad intraprendere questa azione, al fine di ottenere anche loro l'inquadramento. Ciò non toglie che anche i già inquadrati possono chiedermi di procedere.

Ribadisco che i suddetti ricorsi sono totalmente gratuiti!
Spero di aver chiarito ogni cosa. Pertando attendo le vostre mail.

Cordiali saluti.
Avv. Giuseppe Pio Torcicollo

 

CHIUSURA COMUNICAZIONE