9 Settembre 2019 12:11

RICORSO IN CASSAZIONE

Gentili signori,

vi informo che la Corte di Appello di Roma ha pubblicato la sentenza relativa al ricorso in appello per ottenere lo scorrimento delle vostre graduatorie e il riconoscimento del diritto al passaggio in categoria D. Purtroppo la Corte di Appello ha confermato l'ingiusta decisione del giudice di primo grado, che nel 2015 aveva già respinto il vostro ricorso. Le motivazioni della Corte di Appello sono le stesse della sentenza di primo grado, e cioè che le vostre graduatorie non sono relative a "concorsi pubblici", nell'unica accezione in vigore dal 2009, vigente la riforma brunetta, e pertanto la proroga non si applica anche alle suddette graduatorie. Vi allego la sentenza. Tale motivazione è in contrasto, però, con le ultime recenti sentenze, emesse in tutta Italia da svariati Tribunali e Corti di Appello (cliccate sul mio sito www.giuseppepiotorcicollo.it, e alla voce "sentenze" troverete tali sentenze: per l'esattezza, il sottoscritto negli ultimi 2 anni ha "collezionato" qualcosa come "24 sentenze" che, su tutto il territorio nazionale, compreso il Tribunale di Roma, hanno riconosciuto che, nonostante la legge Brunetta, le vostre graduatorie sono il frutto di "concorsi pubblici", e quindi sono anch'esse state prorogate). In particolare vi segnalo la recentissima sentenza del Tribunale di Roma, pubblicata il 27 giugno u.s., con la quale il giudice romano ha accolto il mio ricorso, relativo ai vostri colleghi che si trovano nelle graduatorie dei concorsi interni per "dirigente", e ha condannato Roma Capitale a effettuare l'inquadramento dal 2014 come dirigenti. In esecuzione di tale sentenza i suddetti ricorrenti sono stati nominati dirigenti, pur avendo il comune proposto appello! E' evidente, pertanto, che non possiamo accettare che un Giudice dica una "cosa" e un altro Giudice dica il "contrario". Poichè, ormai, la vostra possibile vittoria dipende da un fattore meramente interpretativo, che cambia da giudice a giudice, l'unico modo per mettere "chiarezza" su tutta la questione è quella di rivolgerci ai giudici della Suprema Corte di Cassazione, ai quali il sottoscritto allegherà tutte le sentenze a favore. Qualora la Cassazione accogliesse la nostra tesi (viste tutte le sentenze favorevoli uscite in tutta Italia, ritengo abbiamo almeno il 70% di possibilità di vincere in cassazione!!!!), potrete ottenere in via definitiva il riconoscimento del vostro diritto alla progressione di carriera, con effetto retroattivo fin dal 2014 (anno di presentazione del ricorso in primo grado).Per tale motivo, anche coloro, fra i 358 ricorrenti "appellanti", che sono già andati o andranno in pensione, hanno convenienza a presentare tale ricorso, il cui esito favorevole darebbe diritto alla "ricostruzione di carriera". Nessuno dei giudici nè in primo grado nè in appello è entrato nel merito del vincolo assunto dal Comune di Roma, con le delibere dal 2009 in poi, con le quali ha stabilito un fabbisogno di personale di funzionari amministrativi, nonchè la successiva assunzione, nei diversi profili che vi interessano. Qualora la Cassazione accogliesse la tesi interpretativa a noi favorevole, potrebbe definire il giudizio imponendo al Comune il vostro inquadramento (cd. "annullamento senza rinvio"), ovvero potrebbe consentirci poi di adire di nuovo la corte di appello, definendo la questione relativa al vostro inquadramento (cd. "annnullamento con rinvio"). Dobbiamo assolutamente presentare RICORSO IN CASSAZIONE, e per tale motivo ho indetto una riunione per il giorno mercoledì 11 settembre, alle ore 15, presso la sala parrocchiale della chiesa di s.lucia in circonvallazione clodia, via di s.lucia n. 5, non lontano da piazzale clodio. In quella occasione raccoglieremo le vostre adesioni al suddetto giudizio, il cui costo è di euro 100 a ricorrente. Dovete apporre la vostra firma originale, in presenza del sottoscritto. Coloro che non potranno essere presenti, potranno farci pervenire la procura firmata e i soldi, delegando un collega. Pertanto, inoltro fin d'ora il testo della PROCURA (cliccare sulla parola "PROCURA" e stampare e firmare). Coloro che saranno presenti dovranno firmare direttamente sui fogli che il sottoscritto metterà a vostra disposizione. Senza tale giudizio la sentenza della corte di appello passerà in giudicato, e quindi anche qualora qualcuno di voi volesse in seguito presentare un nuovo ricorso ciò sarà precluso dalla sentenza negativa passata in giudicato!

Cordiali saluti.
Avv. Giuseppe Pio Torcicollo

 

CHIUSURA COMUNICAZIONE