15 maggio 2019 - 13:57

APPELLO DEL MIBAC

Gentili signore/i,

da un controllo effettuato oggi presso la Corte di Appello di Napoli è emerso che l'Avvocatura di Stato ha depositato l'atto di appello avverso la sentenza del Tribunale di Avellino tramite deposito telematico avvenuto ieri, 14 maggio ed iscritto a ruolo oggi.

Vi sono buone ragioni per ritenere che il suddetto appello sia a questo punto tardivo, avendo io notificato la sentenza in data 9 aprile u.s., pertanto il termine di 30 giorni è scaduto il 9 maggio u.s.. Tuttavia è successo che nei giorni 8 e 9 maggio vi sono stati problemi di funzionamento delle pec e quindi anche degli invii telematici degli atti processuali. Pertanto poichè l'appello è ormai stato presentato, occorre costituirsi immediatamente, per visionare gli atti e verificare cosa è accaduto.

Se a seguito del controllo risulterà che davvero l'appello è tardivo e quindi inammissibile, potrò inoltrare una istanza alla Corte di Appello per fissare l'udienza con urgenza al fine di farlo dichiarare inammissibile, come già accaduto per gli appellati di Chieti.

Si tratta comunque di svolgere tutta un'attività difensiva che se riuscirò a portare a termine con successo, garantirà il passaggio in giudicato della sentenza, e non ci sarà pertanto alucun giudizio in Cassazione.

A tal fine vi inoltro la PROCURA che mi dovete restituire in originale, spedendola al mio indirizzo di studio con raccomandata, contestualmente vi invito a procedere al pagamento del compenso, che anzichè essere di euro 8.000, come da scaglioni prestabiliti un anno fa (cause con numero ricorrenti da 6 a 20 = 8.000 €), ho deciso eccezionalmente di ridurre a soli euro 4.900, portando così ad euro 700 l'importo pro-capite (700€ x 7 persone = 4.900 €). Vi inoltro le coordinate per il bonifico: IT 89 C 01030 03271 000061254800.

Cordiali saluti.

 

CHIUSURA COMUNICAZIONE