19 Maggio 2016 - 13:50

CHIARIMENTI SULL'APPELLO DEL COMUNE DI ROMA E SULLA ESECUZIONE DELLE SENTENZE

Gentili Signore/i ,

a chiarimento delle mail inoltrate ieri ai 3 gruppi di ricorrenti vittoriosi in primo grado (ARNONE MARIANNA + 94; AMATA FULVIA + 104; AKLOUCHE LAURA + 74), contro cui il Comune ha interposto appello, relativamente alle trattenute per tfr che secondo i giudici sono illegittime, è doveroso precisare quanto segue:

1) Ogni volta che un dipendente vince una causa, il comune per prassi propone l'appello: questo non vuol dire che il comune ha ragione, altrimenti voi non avreste già vinto con sentenza del giudice in primo grado. Purtroppo, però, l'amministrazione utilizza lo strumento dell'appello come "arma" anche per ritardare il pagamento. E' evidente che se abbiamo vinto in primo grado, ci sono ottime probabilità di vincere anche in appello. In ogni caso non difendersi nel nuovo giudizio di appello, significa fare il "gioco del comune" e dargliela vinta!! Le trattenute sono illegittime, vi assicuro, quindi vi esorsto a non desistere e a difendervi anche in appello. Chiaramente questa per me è una nuova attività e un nuovo dispendio di energie, quindi è giusto che il mio lavoro venga pagato come avete fatto per il primo giudizio.

2) Nei prossimi mesi, cioè nel periodo maggio-luglio, sollecierò il Comune ad adempiere spontaneamente e ad eseguire le sentenze (per questo vi ho chiesto di portarmi le buste paga mancanti). Qualora ciò non avvenisse, inizierò da luglio in poi la fase esecutiva. A tal proposito bisogna chiarire che, nella malaugurata ipotesi in cui fosse il comune a vincere in appello ed anche in cassazione (ultimo grado di giudizio), le somme che adesso vi verranno rimborsate dovrebbero poi essere restituite al comune. Ma questa è una ipotesi che non vi deve ora far desistere dal portare avanti fino in fondo la vertenza. Qualora dovessi procedere all'esecuzione forzata delle sentenze, se qualcuno di voi volesse rinunciare a pretendere la riscossione e preferisse attendere l'esito degli ulteriori gradi di giudizio, me lo potrà comunicare. In tal caso, vi difendo in appello ma non procedo all'esecuzione forzata della sentenza. Detta procedurà sarà in ogni caso gratuita, cioè non vi chiederò ulteriori compensi.

Concludendo: è bene che vi difendiate TUTTI nei giudizi di appello, altrimenti se vi fermate perdete il riconoscimento che avete ottenuto con la prima sentenza. Per la fase esecutiva, cioè per la riscossione forzata delle somme, sarete voi a dirmi se volete che io proceda subito, come è vostro diritto, oppure preferite cautelativamente attendere il giudizio di appello, per il quale la sentenza ci sarà fra non prima di 3-4 anni!


Distinti Saluti

Avv. Giuseppe Pio Torcicollo

 

CHIUSURA COMUNICAZIONE