19 Settembre 2019 07:50

CHIARIMENTI PRECEDENTE MAIL

Gentili signore/i,

per meglio chiarire quanto comunicatovi nella precedente mail, vi informo che: in data 9 settembre u.s., su iniziativa di una mia cliente, che è idonea nella graduatoria del concorso interno per dirigente capitolino (quindi ha interesse come voi ad ottenere lo scorrimento), c'è stato un incontro con un referente dell'assessore al personale, il quale, vista la mia clamorosa vittoria ottenuta il 27 giugno contro il Comune di Roma, che ha permesso a 3 idonei collocati nelle graduatorie interne di essere inquadrati come dirigenti, ha evidenziato la possibilità che, per i giudizi pendenti sulla problematica, i ricorrenti possano raggiungere un accordo in cui rinunciano agli arretrati, avendo in cambio l'inquadramento e definendo amichevolmente i suddetti giudizi.

Poichè alcuni idonei per la dirigenza sono assistiti dall'avvocato ***, ieri l'ho voluto coinvolgere per dirgli che, io per i "miei assistiti", lui "per i suoi", possiamo tentare di addivenire ad un tale accordo, ovviamente sul presupposto che i ricorrenti restino "in corsa" nei giudizi già avviati (altrimenti perderebbero ogni potere contrattuale). Ho voluto confidare questa iniziativa alla vostra collega ***, che in tutta risposta ha contattato l'Avv. *** per chiedergli di presentare ricorso in cassazione, revocando il mandato al sottoscritto.

Lascio a voi valutare questa "mossa" della signora ***, accompagnata da un messaggio dove pubblicizza che "hanno deciso di tentare un accordo con il comune di Roma", e cioè si appropria di una iniziativa che non è sua, ma è del sottoscritto, per mezzo di canali che non sono suoi ma del sottoscritto!

A voi il commento su tale iniziativa! Ovviamente il Collega *** non si presterà a questo gioco, sapendo egli che l'iniziativa di tale proposta è mia!

Cordiali saluti.
Avv. Giuseppe Pio Torcicollo

 

CHIUSURA COMUNICAZIONE