21 ottobre 2019 23:09

AGGIORNAMENTI RICORSI MIBACT

Gentili signore/i,

vi informo che, dopo la pausa estiva, nella quale come vi avevo detto nella mail prima dell'estate eravamo arrivati ad ottenere 23 sentenze favorevoli (18 in I grado e 5 in grado di appello), contro le 27 sentenze favorevoli al ministero (24 in primo grado e 3 in appello), ad oggi non sono intervenute altre sentenze dei Giudici di I grado, in quanto, sia il Tribunale di MATERA, sia il Tribunale di SIRACUSA, sia il Tribunale di TORINO (causa n. 2), sia il Tribunale di TREVISO, sia il Tribunale di BARI, alle rispettive udienze del 16 settembre (Matera), del 18 settembre (Siracusa), 19 settembre (Torino secondo ricorso), 27 settembre (Treviso), 3 ottobre (Bari), hanno tutti rinviato alle udienze, in ordine cronologico, del 26 novembre 2020 (Torino 2), 13 gennaio 2020 (Matera), 22 maggio 2020 (Treviso), 18 giugno 2020 (Bari), 12 maggio 2021 (Siracusa). Tuttavia, le udienze ci sono state ed il sottoscritto è stato presente personalmente, discutendo e producendo nuovi documenti. Con riferimento, invece, ai giudizi di appello, c'è stata l'udienza del 12 settembre presso la Corte di Appello di L'Aquila, conclusa con la sentenza che, per ovvi motivi, è stata a favore del Ministero (vi ricordo che la Corte di Appello di L'Aquila si era già pronunciata, il 21 marzo scorso, in favore del Ministero, ribaltando purtroppo la sentenza del Tribunale di L'Aquila che era stata invece favorevole ai ricorrenti). Inoltre, in data 23 settembre, il sottoscritto ha presenziato presso la Corte di Appello di Milano, per discutere sull'appello promosso contro la sentenza del Tribunale della stessa città, e purtroppo la Corte di Appello di Milano, ha rigettato l'appello, dando di nuovo ragione al ministero. Ad oggi, pertanto, il bilancio delle sentenze a favore del Ministero sale complessivamente a 5 (Corte di Appello di L'Aquila n. 2 sentenze, Corte di Appello di Firenze sentenza del 25 luglio 2019, Corte di Appello di Torino sentenza del 5 agosto 2019, ed ora Corte di Appello di Milano dispositivo del 23 settembre 2019), eguagliando quello delle sentenze delle Corti di Appello a noi favorevoli (Corte di Appello di Genova n. 2 sentenze, Corte di Appello di Bologna n. 2 sentenze, Corte di Appello di Trento). Sostanzialmente, ad oggi siamo "in pareggio". Le udienze previste presso la Corte di Appello di Venezia, che avrebbero dovuto tenersi, sia relativamente al giudizio promosso dal Mibact contro la sentenza del Tribunale di Venezia, sia relativamente al giudizio promosso dal Mibact contro la sentenza del Tribunale di Padova, il 24 ottobre prossimo, sono invece state spostate di un anno, rinviate cioè al 22 ottobre 2020, su istanza dell'Avvocatura di Stato. Pertanto, al momento il distretto di Corte di Appello del Veneto non si pronuncerà, e dobbiamo aspettare ancora un anno! Nel frattempo, però, vi avviso che pendono già i primi GIUDIZI IN CASSAZIONE: quello relativo alla sentenza della Corte di Appello di Bologna che aveva confermato la sentenza favorevole ai ricorrenti del Tribunale di Parma, e quello relativo alla sentenza della Corte di Appello di Genova che aveva confermato la sentenza favorevole alla ricorrente del Tribunale di La Spezia. Vi inoltro entrami i CONTRORICORSI, già depositati sia per il primo che per il secondo giudizio in cassazione. Inoltre, vi avviso che ho già presentato il RICORSO IN CASSAZIONE avverso la sentenza della Corte di Appello di L'Aquila. E' evidente, pertanto, che la prima sentenza della Corte di Cassazione che arriverà sulla questione, sarà "dirimente" se non quasi "tombale", nel senso che, tutte le cause giunte in cassazione, anche quelle cioè da noi perse sia in primo grado che in grado di appello, laddove la Cassazione si pronuncerà dapprima a nostro favore (ad esempio confermando le sentenze di Emilia Romagna e Liguria), saranno decise "in modo unitario". Pertanto, invito coloro che hanno perso sia in primo grado che in appello (come i ricorrenti di Torino, di Arezzo, di Pescara, di Milano) a voler presentare il RICORSO IN CASSAZIONE, come già hanno fatto i ricorrenti di L'Aquila. Si tratta, infatti, dell'ultimo e più importante grado di giudizio, che metterà fine alla "querelle". In caso di vittoria in Cassazione, seppure arriverà fra 3 o 4 anni, ogni ricorrente vittorioso potrà immediatamente ottenere la cd. "ricostruzione di carriera", cioè l'inquadramento giuridico, economico e previdenziale in area terza, dal 2015 o 2013, con risarcimento del danno pari al "passaggio di fascia" dalla fascia F1 alla fascia F2 o F3 o, addirittura F4, a seconda degli anni che trascorreranno dalla data di inquadramento richiesto fino alla data di esecuzione integrale delle sentenze passate in giudicato. Questo non vuol dire che i ricorrenti che ora hanno sentenze favorevoli in primo o secondo grado, devono per forza aspettare la Cassazione. Infatti, i ricorrenti di: PADOVA (n. 11), VENEZIA (N. 23), TRENTO (N. 2), PARMA (N. 3), LA SPEZIA (N. 1), BOLOGNA (N. 11), ROVIGO (N. 1), SIENA (N 3), GENOVA (N. 10), ORISTANO (N. 2), LAMEZIA TERME (N. 1), TORRE ANNUNZIATA (N. 2, perchè gli altri non sono andati avanti), possono fin d'ora intraprendere il giudizio di esecuzione forzata delle sentenze esecutive di primo grado (Trib Padova, Trib Venezia, Trib Rovigo, Trib Siena, Trib Oristano, Trib Lamezia Terme, Trib Torre Annunziata) o di appello (CdA Trento, CdA Bologna per Parma, CdA Bologna per Bologna, CdA di Genova per La Spezia, CdA di Genova per Genova (quest'ultima, però, dopo il 15 novembre p.v., data di udienza già fissata), al fine di ottenere le "differenze retributive". Con riferimento, invece, ai ricorrenti vittoriosi di Chieti (n. 15), di Avellino (n. 7), di Enna (n. 1), di Terni (n. 3), essi hanno già ottenuto una sentenza favorevole "passata in giudicato" (non essendo stato proposto appello dal ministero, o essendo stato proposto fuori termine), quindi hanno ottenuto già l'inquadramento in terza area, ma ora possono da subito chiedere al Ministero la "ricostruzione di carriera". O meglio, i ricorrenti di Avellino devono prima attendere che la Corte di Appello di Napoli decreti il passaggio in giudicato formale della sentenza, cosa che farà all'udienza del prossimo 11 giugno 2020. Mentre i ricorrenti di Chieti, di Enna e di Terni, se oltre all'inquadramento in terza area non hanno ancora ottenuto gli "arretrati retributivi" e il passaggio in fascia F2 dell'area III (non quelli di Chieti, che vi hanno già partecipato a dicembre scorso), possono mio tramite avviare l'OTTEMERANZA INTEGRALE delle sentenze, per ottenere tutte queste spettanze. Nei prossimi giorni, pertanto, invierò ad ognuno dei gruppi sopra menzionati una mail per intraprendere l'esecuzione forzata, ovvero l'ottemperanza per quelli che hanno una sentenza già passata in giudicato. Detto ciò, vi informo che le prossime date di udienza, fino al 31 dicembre di quest'anno, sono le seguenti: 30.10.2019: Tribunale di S.Maria Capua Vetere; 06.11.2019: Corte di Appello di Torino (contro sentenza del Tribunale di Cuneo); 07.11.2019: Tribunale di Verona; 12.11.2019: Tribunale di Campobasso; 13.11.2019: Tribunale di Terni (causa n. 2); 15.11.2019: Corte di Appello di Genova (a favore della sentenza del Tribunale di Genova); 22.11.2019: Tribunale di Venezia (causa n. 2); 26.11.2019: Tribunale di Torino (causa n. 2); 28.11.2019: Corte di Appello di Trieste (contro sentenza del Tribunale di Udine); 05.12.2019: Tribunale di Modena (causa n. 2); 06.12.2019: Tribunale di Massa; 12.12.2019: Tribunale di Pisa e Corte di Appello di Firenze (a favore della sentenza del Tribunale di Siena); 17.12.2019: Tribunale di Sassari e Tribunale di Lecce; 18.12.2019: Tribunale di Reggio Calabria (causa n. 2). Per le date di udienza del nuovo anno 2020, oltre a quelle sopra indicate, potete andare sul mio sito www.giuseppepiotorcicollo.it e lì consultarle (anche il 2020 sarà pieno!) Ricordo, in particolare, che nel 2020 si terrà l'udienza del giudizio di appello avverso la sentenza del Tribunale di Napoli (CdA Napoli, 15 settembre 2020) e avverso la sentenza del Tribunale di Roma (CdA Roma, 16 novembre 2020), oltre altri svariati appelli (CdA Ancona per Ancona, CdA Cagliari per Oristano, CdA Bologna per Ravenna e per Forlì, CdA Salerno, CdA Roma per Viterbo, CdA Lecce per Taranto, CdA Venezia per Venezia, Padova e Rovigo, ecc) Non è ancora stata fissata, invece, l'udienza presso la Corte di Appello di Firenze avverso la sentenza del Tribunale di Firenze. Non appena verrà fissata la comunicherò ai ricorrenti fiorentini.

Cordiali saluti.
Avv. Giuseppe Pio Torcicollo

 

CHIUSURA COMUNICAZIONE