Gentili Dottori,
Vi ricordo che pendono
per la questione del
mancato scorrimento
delle graduatorie dei
concorsi interni per
Dirigente del comune di
Roma, ben 2 appelli:
1) APPELLO PRESSO LA
CORTE DI APPELLO DI
ROMA, SEZIONE I LAVORO:
Il ricorso in appello è
stato depositato il 31
luglio u.s., e la Corte
ha assegnato il ricorso
al Giudice
DI SARIO VITTORIA,
la stessa che ora dovrà
decidere l'appello
proposto dal comune di
Roma avverso la sentenza
resa a favore dei
vigili, dove a vincere
sono stato io mentre il
comune ha perso in primo
grado. L'udienza vostra,
ahimè, è ancora molto
lontana, cioè il giorno
18 maggio 2017,
in quanto questi sono i
tempi per arrivare
all'udienza in appello.
2) APPELLO PRESSO IL
CONSIGLIO DI STATO,
SEZIONE V:
L'appello è stato
depositato a novembre,
quindi dopo l'appello
presso la Corte di
Appello. La mia idea è
quella di ottenere
prima la
sentenza della Corte di
Appello di Roma.
Infatti, se chiedessimo
ora di discutere
l'appello presso il
Consiglio di Stato, ci
verrebbe senz'altro
rigettato. E questo per
un motivo molto
semplice: è già stato
discusso e rigettato,
dalla V Sezione del
Consigio di Stato,
l'appello proposto
dall'Avv. Domenico
Tomassetti, avverso la
sentenza del Tar Lazio.
Quindi, se ora
arrivassimo noi, sarebbe
la stessa cosa! Con
questo non voglio dire
che il nostro appello è
uguale a quello
presentato dall'Avv.
Tomassetti, anzi è molto
diverso, ma è difficile
che i giudici si mettano
a "sottilizzare",
distinguendo fra un
appello e l'altro, e pur
di non apparire
incoerenti, direbbero a
noi le stesse cose che
hanno detto per
l'appello dell'Avv.
Tomassetti: e cioè che i
concorsi interni, dal
2009 in poi, non sono
più "concorsi
pubblici"!!!
Pensate che idiozia!
Ecco allora la mia
"strategia": l'appello
al Consiglio di Stato ci
è servito per ora solo
per non far passare in
giudicato la sentenza
del Tar Lazio. Nelle
more, facciamo
decidere prima la Corte
di Appello.
Perchè?
Per la seplice ragione
che sulla vostra
questione della validità
delle graduatorie dei
concorsi interni, la
Corte di Appello di
Roma, a differenza del
Consiglio di Stato,
non si è ancora
mai pronunciata.
Quindi noi oggi abbiamo
quella possibilità che è
senz'altro preclusa ai
ricorrenti difesi
dall'Avv. Tomassetti,
per i quali è già
intervenuto un giudicato
negativo.
Fra l'altro, la Corte di
Appello prelude
all'ultimo e solenne
grado di giudizio, che è
la Cassazione, dove
quindi avremmo ulteriori
"chances" da
giocarci. Quindi, il
Consiglio di Stato lo
faremo pronunciare per
ultimo. O forse, se
ottenessimo vittoria in
"appello-cassazione",
poremmo anche rinunciare
ad acquisire una
pronuncia dei giudici
amministrativi di
secondo grado!
Come vedete, "le vie del
signore sono (ancora)
infinite"!!
Nelle more dell'appello,
che sarà discusso
nell'udienza del 18
maggio del 2017, ci sono
2 novità:
1) Il Comune di Velletri
ha assunto i vincitori
ed idonei delle
progressioni verticali
bandite dall'ente nel
2008, nonostante avesse
fino ad oggi avuto un
ostacolo nella sentenza
del Tar Lazio che dice
la stessa cosa della
nostra sentenza.
Grazie al parere reso
dal sottoscritto al
segretario generale
dell'ente,
l'amministrazione si è
dissociata dal Tar e ha
deciso di utilizzare
dette graduatorie.
Quindi, come vedete, se
c'è una volontà
politica, tutto si
risolve!
Questa volontà,
purtroppo, fino ad oggi
è mancata. Ma non è
detto che il 2016 non
riserbi delle sorprese.
2) Nel mese di febbraio
ci sarà un
EVENTO che sto
organizzando presso la
Cmera dei Deputati,
dove presenterò niente
poco di meno che insieme
all'Onorevole Giampiero
D'Alia, ex Ministro
della Funzione Pubblica
ed autore del famigerto
Decreto Legge n.
101-2013, convertito in
Legge n. 125-2013, la
norma di interpretazione
autentica dell'articolo
4, comma 4, del suddetto
decreto legge,
stabilendo che
le graduatorie dei
concorsi pubblici che
sono state prorogate
fino al 31 dicembre de
2016 comprendono anche
le graduatorie dei
concorsi interni banditi
prima dell'entrata a
regime della legge
Brunetta.
Inviterò all'evento
magistrti, professori
universitari, politici
di ogni forza politica,
per addivenire in tempi
brevi alla tanto
agognata legge
chiarificatrice.
Nello stesso evento
presenterò un'altra
proposta, che è quella
di trasformare le
graduatorie vigenti, in
scadenza al 31 dicembre
2016, in
graduatorie
permanenti,
cioè ad esaurimento, da
utilizzare anche dopo
questa data per la
copertura di almeno la
metà dei posti vacanti e
disponibili.
Appena avrò la data
sarete invitati.
Ulteriori aggiornamenti
ed informazioni potrete
averli consultando il
sito
www.giuseppepiotorcicollo.it