22 Dicembre 2015 - 22:52

APPELLI ED EVENTO PRESSO LA CAMERA DEI DEPUTATI

Gentili Dottori,

Vi ricordo che pendono per la questione del mancato scorrimento delle graduatorie dei concorsi interni per Dirigente del comune di Roma, ben 2 appelli:

1) APPELLO PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI ROMA, SEZIONE I LAVORO:

Il ricorso in appello è stato depositato il 31 luglio u.s., e la Corte ha assegnato il ricorso al Giudice DI SARIO VITTORIA, la stessa che ora dovrà decidere l'appello proposto dal comune di Roma avverso la sentenza resa a favore dei vigili, dove a vincere sono stato io mentre il comune ha perso in primo grado. L'udienza vostra, ahimè, è ancora molto lontana, cioè il giorno 18 maggio 2017, in quanto questi sono i tempi per arrivare all'udienza in appello.

2) APPELLO PRESSO IL CONSIGLIO DI STATO, SEZIONE V:

L'appello è stato depositato a novembre, quindi dopo l'appello presso la Corte di Appello. La mia idea è quella di ottenere prima la sentenza della Corte di Appello di Roma. Infatti, se chiedessimo ora di discutere l'appello presso il Consiglio di Stato, ci verrebbe senz'altro rigettato. E questo per un motivo molto semplice: è già stato discusso e rigettato, dalla V Sezione del Consigio di Stato, l'appello proposto dall'Avv. Domenico Tomassetti, avverso la sentenza del Tar Lazio. Quindi, se ora arrivassimo noi, sarebbe la stessa cosa! Con questo non voglio dire che il nostro appello è uguale a quello presentato dall'Avv. Tomassetti, anzi è molto diverso, ma è difficile che i giudici si mettano a "sottilizzare", distinguendo fra un appello e l'altro, e pur di non apparire incoerenti, direbbero a noi le stesse cose che hanno detto per l'appello dell'Avv. Tomassetti: e cioè che i concorsi interni, dal 2009 in poi, non sono più "concorsi pubblici"!!!

Pensate che idiozia!

Ecco allora la mia "strategia": l'appello al Consiglio di Stato ci è servito per ora solo per non far passare in giudicato la sentenza del Tar Lazio. Nelle more, facciamo decidere prima la Corte di Appello. Perchè?

Per la seplice ragione che sulla vostra questione della validità delle graduatorie dei concorsi interni, la Corte di Appello di Roma, a differenza del Consiglio di Stato, non si è ancora mai pronunciata. Quindi noi oggi abbiamo quella possibilità che è senz'altro preclusa ai ricorrenti difesi dall'Avv. Tomassetti, per i quali è già intervenuto un giudicato negativo.

Fra l'altro, la Corte di Appello prelude all'ultimo e solenne grado di giudizio, che è la Cassazione, dove quindi avremmo ulteriori "chances" da giocarci. Quindi, il Consiglio di Stato lo faremo pronunciare per ultimo. O forse, se ottenessimo vittoria in "appello-cassazione", poremmo anche rinunciare ad acquisire una pronuncia dei giudici amministrativi di secondo grado!

Come vedete, "le vie del signore sono (ancora) infinite"!!

Nelle more dell'appello, che sarà discusso nell'udienza del 18 maggio del 2017, ci sono 2 novità:

1) Il Comune di Velletri ha assunto i vincitori ed idonei delle progressioni verticali bandite dall'ente nel 2008, nonostante avesse fino ad oggi avuto un ostacolo nella sentenza del Tar Lazio che dice la stessa cosa della nostra sentenza. Grazie al parere reso dal sottoscritto al segretario generale dell'ente, l'amministrazione si è dissociata dal Tar e ha deciso di utilizzare dette graduatorie. Quindi, come vedete, se c'è una volontà politica, tutto si risolve!

Questa volontà, purtroppo, fino ad oggi è mancata. Ma non è detto che il 2016 non riserbi delle sorprese.

2) Nel mese di febbraio ci sarà un EVENTO che sto organizzando presso la Cmera dei Deputati, dove presenterò niente poco di meno che insieme all'Onorevole Giampiero D'Alia, ex Ministro della Funzione Pubblica ed autore del famigerto Decreto Legge n. 101-2013, convertito in Legge n. 125-2013, la norma di interpretazione autentica dell'articolo 4, comma 4, del suddetto decreto legge, stabilendo che le graduatorie dei concorsi pubblici che sono state prorogate fino al 31 dicembre de 2016 comprendono anche le graduatorie dei concorsi interni banditi prima dell'entrata a regime della legge Brunetta. Inviterò all'evento magistrti, professori universitari, politici di ogni forza politica, per addivenire in tempi brevi alla tanto agognata legge chiarificatrice.

Nello stesso evento presenterò un'altra proposta, che è quella di trasformare le graduatorie vigenti, in scadenza al 31 dicembre 2016, in graduatorie permanenti, cioè ad esaurimento, da utilizzare anche dopo questa data per la copertura di almeno la metà dei posti vacanti e disponibili.

Appena avrò la data sarete invitati.

Ulteriori aggiornamenti ed informazioni potrete averli consultando il sito

www.giuseppepiotorcicollo.it


 

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