25 Giugno 2019 18:50

COMUNICAZIONE IMPORTANTE

Gentili signore/i,

poichè sta girando presso molti di voi la proposta con cui si invitano i ricorrenti a non proseguire nel giudizio di appello, in modo che Roma Capitale possa rinunciare a rivendicare le spese di giudizio liquidate nella sentenza, vi avviso che si tratta di un mirabile "trabocchetto" finalizzato ad indurre molti ricorrenti, nell'ambito dei 602 odierni ricorrenti, a non proseguire, in quanto se l'appello dovesse essere vinto da noi, come tutti ci auguriamo, il Comune dovrebbe risarcire 602 persone, mentre a questo punto è più facile e conveniente che ad andare avanti siano meno persone, in modo che in caso di vittoria in appello il Comune dovrà pagare il risarcimento per meno persone. Invito pertanto tutti a non cadere in questo "trabocchetto" e a valutare liberamente la convenienza di andare in appello, atteso che il giudice è incorso in un clamoroso errore, confondendo l'indennità da voi rivendicata con l'indennità di turno, che invece a voi è stata pagata solo dal 1° gennaio 2015 e non negli anni precedenti, e pertanto l'indennità che voi rivendicate, contrariamente a quanto affermato dal giudice, era pienamente cumulabile con le maggiorazioni stipendiali per lavoro notturno e festivo. Confido pertanto nelle grandi possibilità che l'appello possa essere accolto, visto l'evidente errore in cui il è incorso il giudice e vi ricordo con l'occasione che ad oggi hanno già aderito quasi 300 ricorrenti e si stima che entro venerdì arriveremo ad almeno 500 adesioni. Non vorrei pertanto che i pochi rinunciatari un giorno dovessero mangiarsi le mani per aver rinunciato ad un loro sacrosanto diritto!!

Cordiali saluti.
Avv. Giuseppe Pio Torcicollo

 

CHIUSURA COMUNICAZIONE