27 ottobre 2019 21:30

AZIONE DI RECUPERO DELLE SOMME DA PARTE DEL COMUNE DI ROMA

Gentili signori/e,

vi avviso che a partire dal corrente mese di ottobre e per n. 10 mesi, il Comune vi tratterrà sulla busta paga, in n. 10 rate, l'equivalente delle somme che non aveva trattenuto, quale "riduzione inadel regime TFR", nel periodo dal 2017 ad oggi per effetto delle sentenze favorevoli di primo grado. Si tratta di un'azione, cui seguirà anche quella di recupero dell'importo pignorato, contro la quale, anche se è stato presentato ricorso in cassazione contro la sentenza della Corte di Appello di Roma, non è possibile fare nulla, cioè non è possibile chiedere la sospensione, perchè tale azione è legittima sulla base della sentenza della Corte Costituzionale, che un anno fa, mutando indirizzo, ha dichiarato legittima la trattenuta che, invece, nel 2012, aveva dichiarato illegittima. Contro questa azione di recupero, non ci resta che attendere il rinvio alla Corte europea dei diritti dell'uomo, attraverso la rimessione chiesta alla Corte di Cassazione, per contrasto della sentenza della Corte Costituzionale al principio di "parità di trattamento", a "parità di regime", sancito a livello europeo. Insomma, l'unico modo per poter un giorno recuperare le somme che il Comune si "sta riprendento" , è quello di una possibile sentenza favorevole della Corte europea. Al momento non è possibile fare nulla, perchè nessun giudice sospenderebbe tale esecuzione, in quanto si basa non solo sulla sentenza emessa dalla Corte di appello di Roma, ma soprattutto sulla sentenza della Corte Costituzionale del 22 novembre 2018. Vorrei ricordare a tutti che, quando abbiamo intrapreso questi ricorsi nel 2014, 2015, le sentenze della Corte Costituzionale erano a noi favorevoli. Su tali solide basi, dopo le vittorie di primo grado, vedendo che il Comune tardava ad eseguirle, ho intrapreso i pignoramenti non potendo certo prevedere che, dopo qualche anno, la Corte Costituzionale cambiasse indirizzo. Così purtroppo è stato. L'unico organo superiore alla Corte Costituzionale è la Corte europea. Pertanto vedremo che succederà.

Cordiali saluti.
Avv. Giuseppe Pio Torcicollo

 

CHIUSURA COMUNICAZIONE