Gentili Signore/i ,
vi ricordo che il 22 luglio è stato l'ultimo giorno in cui era possibile trasmettere la vostra adesione ai RICORSI per ottenere l'utilizzo delle vosttre graduatorie concernenti il passaggio dall'area II all'area III. Fino al 28 luglio sono pervenute al mio studio le ultime adesioni spedite il 22. A fine luglio, pertanto, avete raggiunto il numero di 720 adesioni!!!
In particolare, le adesioni hanno coinvolto dipendenti che attualmente lavorano nelle seguenti 59 città:
Ancona: 5 ricorrenti
Arezzo: 1 ricorrente
Avellino: 7 ricorrenti
Bari: 3 ricorrenti
Bologna: 11 ricorrenti
Brindisi: 1 ricorrente
Cagliari: 16 ricorrenti
Campobasso: 1 ricorrente
Caserta: 16 ricorrenti
Catanzaro: 1 ricorrente
Cesena: 1 ricorrente
Chieti: 8 ricorrenti
Cosenza: 15 ricorrenti
Cremona: 2 ricorrenti
Cuneo: 1 ricorrente
Enna: 1 ricorrente
Firenze: 53 ricorrenti
Frosinone: 1 ricorrente
Genova: 8 ricorrenti
Grosseto: 1 ricorrente
L'Aquila: 15 ricorrenti
La Spezia: 1 ricorrente
Latina: 2 ricorrenti
Lecce: 5 ricorrenti
Massa Carrara: 2 ricorrenti
Matera: 3 ricorrenti
Milano: 8 ricorrenti
Modena: 1 ricorrente
Napoli: 86 ricorrenti
Oristano: 2 ricorrenti
Padova: 11 ricorrenti
Palermo: 1 ricorrente
Parma: 3 ricorrenti
Perugia: 26 ricorrenti
Pesaro: 1 ricorrente
Pescara: 1 ricorrente
Pisa: 8 ricorrenti
Potenza: 2 ricorrenti
Ravenna: 4 ricorrenti
Reggio Calabria: 1 ricorrente
Roma: 310 ricorrenti
Rovigo: 1 ricorrente
Salerno: 5 ricorrenti
Sassari: 1 ricorrente
Savona: 1 ricorrente
Siena: 3 ricorrenti
Siracusa: 2 ricorrenti
Taranto: 1 ricorrente
Teramo: 1 ricorrente
Terni: 3 ricorrenti
Torino: 12 ricorrenti
Trento: 1 ricorrente
Treviso: 1 ricorrente
Trieste: 1 ricorrente
Udine: 2 ricorrenti
Venezia: 25 ricorrenti
Verona: 7 ricorrenti
Vicenza: 1 ricorrente
Viterbo: 6 ricorrenti
Vi ho fatto tutto questo elenco perchè debbo comunicarvi che ho deciso di presentare non già i 10 ricorsi preannunciati prima dell'estate, da depositare tutti presso il tribunale di Roma, ripartiti per i profili professionali in cui siete risultati idonei, indipendentemente dalla città in cui lavorate, ma bensì 59 ricorsi: un ricorso per ogni città in cui vi sono ricorrenti che attualmente lavorano alle dipendenze del Ministero.
Tale decisione nasce dal fatto che, nonostante alcune sentenze avessero stabilito che, in materia di "diritto all'assunzione", è competente territorialmente non solo il giudice del tribunale nel cui distretto lavora il lavoratore, ma anche il giudice del tribunale nel cui distretto si trova la sede del datore di lavore che deve assumere - e questo comportava quindi la possibilità di incardinare tutti i ricorsi che vi riguardano presso il solo tribunale di Roma, come giudice del luogo in cui si trova la sede centrale dei Ministeri che dovrebbero assentire al vostro inquadramento in area superiore -, tuttavia tale secondo criterio di competenza territoriale sussidiario è stato di recente messo in discussione, a favore dell'unico criterio della competenza del solo giudice del luogo in cui è ubicato l'ufficio presso cui lavora il dipendente, e questo anche in caso di pretesa volta all'assunzione. Si tratta di una regola specifica in materia di controversie di lavoro pubblico, ex art. 63 del testo unico sul pubblico impiego, in cui è parte una pubblica amministrazione, e quindi è competente solo il tribunale del luogo, recita l'art. 413, comma 5, del cod. proc. civile, "in cui si trova l'ufficio al quale il dipendente è addetto". Quindi, poichè dai vostri cedolini stipendiali risultano distinti uffici territoriali di lavoro, seppure riconducibili allo stesso Ministero, e nonostante voi chiediate un inquadramento che dipende dalla volontà degli organi centrali ministeriali, è doveroso avviare i ricorsi, per evitare che il giudice pronunci la propria incompetenza, incardinandoli ognuno presso il tribunale del luogo in cui il singolo ricorrente lavora.
Questo comporta che, ovviamente, le spese di contributo unificato e di cancelleria, anzichè essere quelle originariamente preventivate e relative ai soli 10 ricorsi stabiliti in partenza, si moltiplicano per i 59 ricorsi da depositare in 59 città diverse: si tratta di una spesa complessiva di circa 20.000 euro. Tale spesa, in ogni caso, sarà interamente a carico del sottoscritto, facendola rientrare nel compenso da ciascuno di voi già versato e pari ad euro 150 ciascuno. Quindi state tranquilli perchè non verserete un centesimo in più rispetto a quello che avete già versato, per presentare tutti questi ricorsi.
In questi giorni io e i miei collaboratori stiamo elaborando e raccogliendo tutti i vostri dati, che poi saranno riportati nei ricorsi. Nel ricorso di ogni città, ovviamente, se ci sono idonei in profili professionali diversi, si riuniranno nello stesso ricorso i diversi profili, essendo la questione unica anche se articolata in profili diversi, tutti riconducibili all'area terza. Una volta terminata la creazione dei gruppi di ricorsisti, ciascuno individuato per città in cui il ricorrente presta lavoro, invierò a ciascun gruppo una distinta comunicazione, informandolo sul deposito del ricorso e sui successivi sviluppi di ogni causa presso ogni distinta città. Quanto prima invieremo anche le FATTURE relative alla somma da ciascuno di voi già versata, o con bonifico o con pagamento in contanti o treamite assegno.
Poichè intendo patrocinare personalmente ad ogni singola udienza, qualunque sia la città in cui dovrò recarmi, vi preannuncio che ho proposto al comitato degli idonei, nella persona del dott Manupelli, di costituire un fondo cassa per coprire le spese di pernottamento e trasferimento nelle diverse città, quando ci saranno le varie udienze nel corso di tutto il 2017. Per tutti gli spostamenti e pernottamenti è sufficiente un fondo spese di 21.000 euro complessivi, che ripartendolo fra tutti i 720 ricorrenti, anzichè solo fra coloro che si trovano fuori Roma, comporterebbe una spesa di circa 30 euro a testa, da versare poco prima che si celebri l'udienza in ogni città. I vostri colleghi romani, che sono da soli 310, si uniranno a coloro che stanno fuori Roma, in modo da ridurre al minimo la spesa dovuta alle tante trasferte che costelleranno l'anno in arrivo.
Inutile dire che, avviare 59 ricorsi in 59 tribunali diversi, significa svolgere la più incisiva azione giudizaiaria che la stroria delle controversie di lavoro abbia mai conosciuto. Vi sono giudici, nelle diverse città che vi ho indicato sopra, molto coraggiosi ed autonomi dal potere politico, capaci di fare sentenze illuminate a favore dei dipendenti pubblici. Inevitabilmente ci saranno ricorsi vinti, e questo aiuterà coloro che, invece, incapperanno in un giudice più conformista, ossequioso alle circolari e agli indirizzi dominanti. Insomma stiamo per avviare la più grande azione giudiziaria che io abbia mai conosciuto, con esiti che potrebbero sorprenderci, in un senso o nell'altro.
Questa è l'ultima mail che mando a tutti gli idonei e vincitori (non abbiamo ancora finito di scrivere i gruppi dei ricorsisti). A partire dalla prossima mail, la riceveranno solo i 59 gruppi di ricorsisti, per un totale di 720 dipendenti, e non più coloro che non hanno aderito ai ricorsi.
Cordiali saluti.