Gentili Signore/i ,
dopo vari tentativi di sentire telefonicamente l'Avv. Chiara Cantafora, che ha curato con l'Avv Pasanisi
la precedente causa per il riconoscimento del diritto allo scorrimento della vostra graduatoria, e successivamente
ha curato la redazione dei motivi di appello avverso la
sentenza del tribunale di Roma n. 1941 del 29.02.2016
,
con la quale il Giudice Daniela Bracci ha dichiarato il DIFETTO DI GIURISDIZIONE, ho finalmente potuto parlare con
l'Avv. Cantafora, alla quale ho comunicato che poichè pende un nuovo giudizio per la stessa questione, la cui udienza
è fissata per il giorno 15 gennaio 2018, è opportuno, per evitare di incorrere in un "bis in idem", e comunque per
evitare di tenere "bloccata" la nuova causa, per tutto il tempo in cui dovrebbe definirsi il giudizio di appello, che voi
facciate una scelta: 1) o andate avanti nel giudizio di appello, sapendo però che le possibilità di accoglimento dell'appello
sono scarse in quanto il giudice di primo grado ha dichiarato il "difetto di giurisdizione", e comunque andando avanti
in questo giudizio di appello accadrà che il giudice della nuova causa potrà "sospendere" il giudizio, in attesa che si
definisca quello precedente; 2) oppure rinunciate ad andare avanti nel giudizio di appello, e in tal modo è vero che
passa in giudicato la sentenza di primo grado, ma non vi è precluso il nuovo giudizio: se in questo nuovo giudizio il
giudice si rende conto che la nuova causa ha un "petitum" e una "causa petendi" diversi, potrà tranquillamente pronunciarsi
nel merito, senza nè dichiarare l'improcedibilità del nuovo giudizio per via del passaggio in giudicato della sentenza
del giudizio precedente, nè il difetto di giurisdizione (dichiarato invece dal primo giudice).
Vi reinoltro il nuovo
RICORSO EX ART. 414 CPC
,
dove potete verificare la diversità di impostazione fra i due ricorsi.
Se quindi optate per scegliere la seconda via, se cioè volete investire le vostre speranze esclusivamente sul nuovo ricorso,
senza attendere altro tempo che sarebbe invece necessario per la trattazione e discussione dell'appello oggi pendente,
dovreste IMMEDIATAMENTE contattare, già da subito, lo studio legale degli avv.ti Pasanisi e Cantafora.
La collega Cantafora mi ha infatti riferito che ad oggi non è ancora stato notificato il ricorso in appello al MEF
presso l'Avvocatura di Stato, e quindi rinunciando ad andare avanti nel giudizio si potrebbe evitare di citare in causa
il MEF, con il vantaggio di non dover eventualmente pagare le spese di giudizio, cui altrimenti potreste essere condannati
nel caso in cui rinunciate, anche prima dell'udienza in appello del 4 dicembre p.v., ma ormai dopo che il MEF si è
costituito e difeso!
Cordiali saluti