09 ottobre 2018 - 11:13

NUOVA VITTORIA A BOLOGNA!!!
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Gentili signore/i,

ieri, 8 ottobre, alle ore 15,30, si è svolta la seconda udienza presso il Tribunale di Bologna. Il Giudice, esaurita la discussione, ha pronunciato alla presenza del sottoscritto e dei ricorrenti, la sentenza: ACCOGLIMENTO TOTALE: inquadramento retroattivo dal 2013 per gli Archeologi e dal 2015 per gli altri profili professionali; condanna del ministero alla "integrale ricostruzione di carriera", con diritto alle differenze retributive ed ai passaggi di fascia economica in area III, ricostruzione contributiva...e una "sonora condanna alle spese": oltre 10 mila euro più accessori vari!!! A vincere sono stati la bellezza di 11 ricorrenti, di cui solo 4 appartenevano ai cd. "460 vincitori", mentre i restanti 7 erano "semplici idonei". Il Giudice che ha emesso questa sentenza è persona di grande esperienza e prestigio, nell'ambito di uno fra i Tribunali più autorevoli d'Italia, come quello di Bologna. E' quasi impossibile che tale sentenza possa essere ribaltata in Corte di Appello!

E' vero che, a settembre, il MIBACT ha incassato altre 2 vittorie: una è la sentenza del Tribunale di Vicenza del 25 settembre, l'altra è la sentenza del Tribunale di Cuneo del 28 settembre. Addirittura, per Cuneo si trattava di una dei 460 c.d. vincitori. Lì i giudici hanno dato ragione al Ministero. Si tratta, però, di sentenze (ancora la motivazione di Cuneo deve uscire) che provengono, ancora una volta, da giudici inesperti e incompetenti (pensate che il Giudice di Cuneo è una Dott.ssa che ha iniziato la sua carriera da solo 2 anni!!!). Inoltre, si è trattato di sentenze relative a 2 soli ricorrenti (uno a Vicenza e l'altra a Cuneo). Oggi, di contro, n. 11 ricorrenti vincono su una piazza importante come il Tribunale di Bologna. Con loro il bilancio dei ricorrenti vittoriosi è molto alto (L'AQUILA: 8; CHIETI: 15; PARMA: 3; VENEZIA: 25; ROVIGO: 1; PADOVA: 11; TRENTO: 2; LA SPEZIA: 1; BOLOGNA: 11: TOTALE 77 RICORRENTI; contro i 28 ricorrenti che hanno perso). Quindi, seppure il bilancio è il seguente: 9 SENTENZE FAVOREVOLI e 9 SENTENZE NON FAVOREVOLI, c'è da dire che i ricorrenti vittoriosi sono al momento 77, mentre quelli che hanno perso in primo grado sono solo 28! Inoltre, i Tribunali che hanno accolto sono molto più "autorevoli" dei Tribunali che non hanno accolto! Questo mi fa ben sperare sugli appelli pendenti. In Corte di Appello, infatti, vi sono magistrati con più esperienza ed anzianità, proprio come quelli dei Tribunali capoluoghi di Regione che hanno finora accolto le cause (pensate a Venezia, Trento, Bologna, L'Aquila).

Detto ciò, vi comunico che: 1) relativamente al ricorso presso il Tribunale di S.MARIA CAPUA VETERE, il Giudice, all'udienza del 19 settembre (prima udienza), ha rinviato per emettere la sentenza all'udienza del 30 ottobre 2019 (v. verbale di udienza); 2) relativamente al ricorso presso il Tribunale di UDINE, invece, l'udienza (seconda udienza) prevista per il 1 ottobre è stata rinviata d'ufficio al 21 novembre (v. provvedimento del giudice); 3) relativamente al ricorso presso il Tribunale di LAMEZIA TERME, si è svolta la seconda udienza in data 4 ottobre, e il Giudice ha rinviato per la sentenza all'udienza del 4 luglio 2019 (v. provvedimento del giudice). 4) Le prossime udienze adesso sono a POTENZA e LECCE il 16 ottobre p.v. (prime udienze), a NOLA il 17 ottobre p.v. (prima udienza), a LATINA (seconda udienza) e a URBINO (seconda udienza + sentenza) il 18 ottobre p.v., a TREVISO il 19 ottobre p.v. (prima udienza), a CAMPOBASSO il 23 ottobre p.v. (prima udienza), a TERAMO (seconda udienza) e a SIENA (prima udienza) il 24 ottobre p.v., a PISA (prima udienza) il 31 ottobre p.v., a CASSINO il 5 novembre p.v. (seconda udienza), a ROMA il 7 novembre p.v. (prima udienza), a VERONA il 14 novembre p.v. (prima udienza), a CAGLIARI il 21 novembre p.v. (prima udienza), a NAPOLI e TORRE ANNUNZIATA il 28 novembre p.v. (seconda udienza + sentenza), ecc ecc (per le udienze successive vi informerò in seguito).

Detto ciò, vi informo che: 1) relativamente alla sentenza del Tribunale di Chieti passata in giudicato, il Prof. Benzia, Dirigente del Servizio III con cui ho avuto un lungo colloquio telefonico, mi ha assicurato che sta predisponendo il DECRETO di INQUADRAMENTO dei ricorrenti vittoriosi; 2) relativamente, invece, a tutti gli altri ricorrenti che hanno vinto e la cui sentenza è oggi impugnata in appello dal Ministero, stanno passando i 120 giorni dalla notifica della sentenza a via del Collegio Romano 27 (per quelli di L'AQUILA i 120 giorni sono già decorsi), e quindi ho parlato al telefono con il Dirigente del Servizio III Dott. Bernardi (che ha preso il posto della Dott.ssa Guerriero), il quale mi ha fatto capire che valuterà di dare esecuzione alle sentenze esecutive di I grado, pur in pendenza di appello, solo se i ricorrenti vittoriosi inoltreranno atto di precetto/diffida, minacciando l'esecuzione forzata. Invito, pertanto, coloro che hanno vinto a L'AQUILA, a VENEZIA, a PARMA, a PADOVA, a ROVIGO, a LA SPEZIA, a TRENTO, ed ora a BOLOGNA, di farmi sapere se intendono chiedere l'esecuzione forzata della sentenza, per la quale dovrò quindi ricevere apposito mandato da parte loro (l'azione è gratuita perchè è compresa nel costo sostenuto per difendersi in appello). 3) Nel frattempo, contro alcune sentenze non favorevoli, invece, ai ricorrenti, ho già provveduto a inoltrare appello. In particolare, contro la sentenza del Tribunale di Arezzo è già stata fissata l'udienza in Corte di Appello di Firenze, il giorno 4 giugno 2019 (v. decreto di fissazione udienza e ricorso in appello per Mirizio Paolo); contro la sentenza del Tribunale di Milano è già stata fissata l'udienza in Corte di Appello di Milano per il giorno 19 settembre 2019 (v. decreto di fissazione udienza e ricorso in appello per Antonelli Piera + 7); idem per le sentenze del Tribunale di Torino e del Tribunale di Pescara, per le quali, invece, deve essere ancora fissata l'udienza presso le relative Corti di Appello di Torino e di L'Aquila. Sono, inoltre, in procinto di presentare l'appello avverso la sentenza del Tribunale di Savona, ed entro fine anno dovrei invece presentare appello avverso la sentenza del Tribunale di Taranto. 4) Relativamente, invece, a coloro che mi hanno conferito mandato questa estate per procedere a nuovi ricorsi, non avendolo fatto precedentemente, e cioè per i ricorrenti di REGGIO CALABRIA (5), CATANZARO (3), ROMA (6), LOCRI (1), MODENA (1), sto aspettando che si pronunci la Suprema Corte di Cassazione sull'argomento, in modo da inserire tale importante sentenza nel loro ricorso, che sarà comunque presentato entro novembre. Resto in attesa di sapere se anche un nuovo gruppo di Torino e di Firenze intende procedere.

Infine, quanto alla "soluzione c.d. politica" del problema, debbo informarvi che ho parlato con Benzia, il quale si è mostrato abbastanza scettico sulla possibilità di farvi ottenere l'effettivo inquadramento in area III per effetto della auspicata norma di legge da inserire nella prossima manovra di bilancio. Come è avvenuto per gli idonei del MEF, infatti, l'esistenza di una norma di legge che "autorizza" lo scorrimento, non comporta alcun "obbligo" per il Ministero, il quale potrebbe avere interesse a far scorrere altre graduatorie. Inoltre, lo stesso Benzia mi ha fatto presente che presso il Dipartimento della Funzione Pubblica è rimasta, come consulente del Ministro, la signora Barilà, per chi non lo sapesse è colei che già sotto i governi Berlusconi e Letta aveva emanato le famose circolari contro lo scorrimento delle graduatorie afferenti concorsi interni!!! Non c'è alcuna speranza, pertanto, che il nuovo Ministro della Funzione Pubblica Giulia Bongiorno possa "cambiare rotta"! Nè, di conseguenza, potrebbe farlo il Ministro Bonisoli, che come ministro del singolo dicastero non può andare contro gli indirizzi dei "burocrati" del MEF e della Funzione Pubblica, che a tutt'oggi sono contro di voi.

Per questo motivo non c'è alcuna speranza che il problema si possa risolvere politicamente, e qualunque incontro con Bonisoli sarebbe, pertanto, inutile (tanto più che il Movimento 5 Stelle continua a sostenere che i veri concorsi sono solo quelli aperti all'esterno, mentre voi rappresentate l'espressione di una "supremazia dei sindacati" che oggi gli stessi pentastellati vogliono combattere).

Non resta, allora, che proseguire l'azione giudiziaria, convinto come sono che TUTTI...alla fine....VINCERANNO!!!!

Cordiali Saluti

Avv. Giuseppe Pio Torcicollo