10 maggio 2018 - 16:44

E' STATA DEPOSITATA LA SENTENZA: ABBIAMO STRAVINTO!!!!

Gentili signore/i,

vi informo che, dopo solo 1 giorno dalla pronuncia del dispositivo, che ieri vi ho già inoltrato, il Giudice del Tribunale di Roma Dott.ssa LA MARRA ha depositato la sentenza integrale (cliccate sulla parola "sentenza") recante la motivazione dell'accoglimento del nostro RICORSO.

Come vi avevo anticipato, il Giudice ha accolto la nostra DOMANDA PRINCIPALE, quella cioè finalizzata ad ottenere il riconoscimento dell'attività di servizio da ciascuna di voi svolta prima della immissione in ruolo, con conseguente diritto ad acquisire le progressioni economiche già durante gli anni di servizio fuori ruolo. Il Giudice, come vedete, non ha posto limiti temporali, e pertanto ha riconosciuto per ciascuno di voi il diritto alla progressione stipendiale fin dalle prime progressioni economiche indette nell'anno 2000, e senza dichiare prescritta alcuna somma, rispetto alle somme e ai periodi indicati nel ricorso.

Il motivo per cui il Giudice non ha disposto l'inquadramento nei livelli superiori nè ha liquidato le somme spettanti, è solo quello che questo adempimento ora spetterà al Comune di Roma, sulla base di questa pronuncia (non potendo il giudice sostituirsi all'amministrazione, almeno in questa fase).

Adesso cosa succederà:
domani, 11 maggio 2018, notifico la sentenza all'Avv. Carlo Sportelli, difensore di Roma Capitale: da domani parte il termine di 30 giorni per eventualmente impugnare in appello la sentenza. Se l'Ente fa appello, dovremo costituirci nel nuovo giudizio di appello ed attendere la pronuncia della Corte di Appello di Roma, pertanto l'esecuzione della sentenza resta bloccata fino alla definizione del nuovo giudizio; se, invece, l'Ente non fa appello, se cioè alla data del 10 giugno p.v. non risulta depositato alcun atto di appello da parte del Comune, il sottoscritto potrà chiedere al Comune di eseguire la sentenza, effettuando la cd. "ricostruzione della carriera": il Giudice, infatti, dice che il Comune è obbligato a far ciò! Se l'Ente non provvede, allora potremo ottenere tale ricostruzione rivolgendoci al Tribunale Amministrativo per nominare un commissario, che dovrà procedere alla suddetta ricostruzione.

Vi ricordo che, in base alla sentenza odierna, vi spetta non solo uno o più livelli più elevati (v. nella sentenza), nonchè le differenze retributive maturate da una certa data in poi, ma anche una rideterminazione sia del TFR che dell'assegno pensionistico. Pertanto, chi nel frattempo è andato in pensione, potrà chiedere (oltre alle differenze retributive e di livello, tranne quelli del gruppo A) tale adeguamento del TFR e della pensione, mentre tutti gli altri che sono in servizio, per il momento possono ottenere solo la ricostruzione del livello economico spettante (es: C5 anzichè C2) e le somme spettanti (10.000, 20.000, ecc), mentre quando andranno in pensione, potranno chiedere anche l'aumento del TFR e della pensione.

Insomma, grazie a questa sentenza, una volta passata in giudicato, sarà possibile una imponente ricostruzione di carriera e pensionistica. In altri casi, invece, alcuni vostri colleghi, assistiti da altri avvocati, si sono visti riconoscere solo un risarcimento danni (cioè somme di denaro) ma non anche una integrale "ricostruzione di carriera".

Non resta che gioire di questa sentenza ed attendere di sapere se il Comune farà, oppure no, appello. In caso di appello, bisognerà attendere 3 o 4 anni, ma la "ricostruzione di carriera" non vi sarà comunque preclusa, essendo matematicamente impossibile che il Comune possa vincere in appello.

Cordiali saluti.

Avv. Giuseppe Pio Torcicollo