10 novembre 2021 17:37
SENTENZA CORTE DI APPELLO DI ROMAGentili signore/i, vi informo che la Corte di Appello di Roma, in esito all'udienza del 4 novembre u.s., ha depositato la SENTENZA (cliccare su "sentenza") relativa al giudizio di appello promosso da Roma Capitale avverso la sentenza del Tribunale di Roma che, in primo grado, vi aveva dato ragione dichiarando illegittima la trattenuta. Come sapete, infatti, nell'anno 2018, dopo un anno e mezzo dalla vostra vittoria, la Corte Costituzionale ha emesso una sentenza in cui, contraddicendo il proprio precedente orientamento (che invece aveva permesso a voi di vincere), ha dichiarato questa volta legittima tale "trattenuta". Era quindi, ormai, inevitabile che anche la vostra sentenza sarebbe stata riformata in grado di appello, essendo intervenuta la Corte Costituzionale a dirimere la questione. A questo punto non vi sono i presupposti per impugnare in cassazione la suddetta sentenza, mentre una volta che essa sarà "passata in giudicato", cioè fra 6 mesi, potrebbe essere impugnata avanti la Corte di Giustizia Europea, per avere i giudici italiani, a cominciare dalla corte costituzionale italiana, ritenuto "legittima" una "decurtazione dello stipendio" che, in realtà, è "discriminatoria", "a parità di regime", fra dipendenti "pubblici" e dipendenti "privati". Il ricorso alla Corte Europea, però, non sospende l'azione di recupero da parte del Comune, che potrà quindi ripristinare la trattenuta a coloro a cui era stata sospesa, e recuperare gli importi già da voi pignorati e quelli non più trattenuti. |