11 Marzo 2020 18:22

APPELLO AVVERSO LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI ROMA

Gentili signori,

vi comunico che, all'esito dell'udienza tenutasi in data 28 febbraio u.s., il Tribunale di Roma ha rigettato il vostro ricorso, con la sentenza che vi inoltro (cliccate sulla parola sentenza). Si tratta di una decisione ingiusta, poichè applica gli orientamenti della giustizia amministrativa ad una fattispecie, come la vostra, in cui è stato dedotto un "diritto soggettivo" all'inquadramento, nascente da una "scelta" a suo tempo operata dal ministero, che non poteva essere travolta dai nuovi orientamenti legati all'applicazione della riforma Brunetta.

Poichè pende già l'appello promosso dai vostri colleghi di Roma avverso la sentenza del tribunale di Roma del 21 dicembre 2018 (appello la cui udienza è prevista per il 16 novembre p.v.), è bene che anche voi proponiate appello, impugnando la vostra sentenza. Al fine di venire incontro alle difficoltà del momento storico che tutta l'Italia sta vivendo, ho deciso di dimezzare l'importo per andare in appello, che anzichè essere di euro 6.000, viene invece ridotto ad euro 3.000, portanto così le quote individuali ad euro 500, anzichè euro 1.000. Pertanto, aderendo tutti e 6 il costo dell'appello è di euro 500, e così rimarrebbe in caso di ricorso in cassazione, che è il terzo ed ultimo grado di giudizio. Qualora qualcuno di voi 6 non volesse proseguire con l'appello, il costo globale di euro 3.000 verrà ripartito fra gli effettivi partecipanti.

Il termine per presentare appello è il 29 marzo (30 giorni dalla comunicazione della sentenza avvenuta in data 28 febbraio scorso). Pertanto, debbo acquisire le vostre procure e la vostra quota entro e non oltre il 23 marzo. Inoltro, intanto, la PROCURA (cliccate sulla parola "PROCURA"), che dovrete farmi pervenire entro e non oltre lunedì 23 marzo. A coloro che mi consegneranno (o spediranno) la suddetta procura, invierò le coordinate per effettuare il bonifico.

Cordiali saluti.
Avv. Giuseppe Pio Torcicollo

 

CHIUSURA COMUNICAZIONE