11 aprile 2018 - 19:10
RICORSO RECUPERO ADEGUAMENTO DELLO STIPENDIO ANNI 2010-2015Gentili signore/i, continuano ad arrivare moltissime richieste di adesione al suddetto ricorso. Tuttavia, occorre chiarire quanto segue: il suddetto ricorso non ha nulla a che vedere con quello, già intrapreso da molti di voi, circa le mancate "progressioni economiche" negli anni dal 2011 al 2016. Infatti, in quel ricorso concernente le "mancate progressioni economiche", si contesta il fatto che l'amministrazione, a livello decentrato, non ha più effettuato i "passaggi di livello economico", dal 2011 in poi. Invece, nel suddetto ricorso avverso il "mancato adeguamento dello stipendio", partendo dal fatto che la Corte Costituzionale nella sentenza del luglio 2015 ha dichiarato "illegittimo" il mancato "rinnovo del CCNL", si contesta il fatto che, indipendentemente dalle "progressioni di fascia economica", l'amministrazione (in primis lo Stato, poi il singolo ente) ha mantenuto gli stipendi fermi all'ultimo aggiornamento avvenuto con CCNL del 2009. Si tratta, cioè, del mancato "adeguamento periodico dello stipendio all'aumento del costo della vita". Poichè sia nel triennio 2010-2012 che nel triennio 2013-2015, non c'è stato alcun nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro (ma non è colpa dei sindacati, bensì del fatto che lo Stato abbia con legge disposto la paralisi della contrattazione nazionale e sugli stipendi), si chiede un indennizzo per tali mancati rinnovi, da parametrare all'aumento del costo della vita negli anni dal 2011 al 2015, anni non regolati nel nuovo CCNL, che invece riguarda solo ed esclusivamente il triennio 2016-2018, non gli anni precedenti. Circa il costo individuale del ricorso, sono pervenute al sottoscritto molte richieste di abbassare la quota pro-capite, che per chi non è iscritto, come dipendente di un ente locale, alla UIL FPL di Roma e Lazio, è di euro 100 (anzichè euro 50). Tuttavia, seppure molti di voi sono già miei clienti in uno o più ricorsi, non posso abbassare la suddetta quota in quanto, poichè il numero dei ricorrenti, soprattutto nei luoghi o presso amministrazioni diverse dal comune di Roma, è spesso un numero limitato, non ci sono le condizioni per abbassare la suddetta quota. Anzi, laddove tutti i ricorrenti dipendenti di uno stesso Ente o ubicati nella stessa città, non raggiungano almeno il numero di 50 adesioni, è impossibile finanche applicare il prezzo di euro 100, che è invece possibile in tutti i casi in cui, come per i dipendenti del Comune di Roma, è previsto un numero di adesioni ben superiore alle 50 unità. Inoltre, poichè il dimezzamento della quota è riservato agli iscritti alla UIL degli enti locali nella regione Lazio, applicare ulteriori e diversi sconti andrebbe a confliggere con tale trattamento differenziato per gli isciritti a tale organizzazione sindacale. Augurandomi, quindi, che ci siano le condizioni, per ognuno di voi cui è rivolto il presente avviso, per poter aderire, vi saluto cordialmente, ricordandovi la riunione indetta per domani pomeriggio (v. mail precedenti), che sarà utile anche per fornire ulteriori spiegazioni e rispondere alle vostre domande. Distinti Saluti Avv. Giuseppe Pio Torcicollo |