13 dicembre 2017 - 19:40

VARIE

Gentili Signore/i ,

vi informo che in data 11.12.2017 si è tenuta l'udienza relativa al ricorso presso il Tribunale di Matera (2^ udienza in ordine cronologico dopo quella tenutasi al Tribunale di Chieti in data 07.12.2017). Vi allego il VERBALE DI UDIENZA (clicca sulla parola "VERBALE DI UDIENZA"). Il Giudice ha rinviato per la decisione all'udienza del 16 settembre dell'anno 2019 (!!!), poichè ha detto di essere oberato nella trattazione e decisione di cause più risalenti. Ha tuttavia rassicurato le 3 ricorrenti, che erano presenti in udienza, circa il fatto che in caso di accoglimento del ricorso le stesse potranno ottenere una "ricostruzione della carriera", e cioè l'inquadramento sarebbe retroattivo alla data indicata nel ricorso. Mi è sembrato, ancora una volta, che il giudice propenda per l'accoglimento della causa, avendo capito che voi fate valere un "diritto soggettivo pieno". Non resta che aspettare a settembre del 2019, ma nel frattempo tanti altri ricorsi saranno già stati decisi.

Vi ricordo, inoltre, che venerdì 15 dicembre sarò al Tribunale di Parma, per discutere il ricorso promosso da 3 vostre colleghe che lavorano in quella città. Vi informo, inoltre, che nel frattempo anche i Tribunali di Palermo e di Lecce hanno fissato la prima udienza: rispettivamente, il tribunale di Palermo in data 16.05.2018 (v. decreto di fissazione udienza); il tribunale di Lecce in data 16.10.2018 (v. decreto di fissazione udienza). Restano quindi da fissarsi le udienze solo per i ricorsi al Tribunale di Cuneo, Potenza, Siena.

Vi inoltro, poichè molti di voi dicono di non averlo potuto aprire, il RICORSO AL TRIBUNALE DI ROMA (cliccate sulla parola "RICORSO AL TRIBUNALE DI ROMA"), la cui udienza è prevista per il 7 novembre 2018.

Infine, vi comunico che, ad oggi, hanno effettuato il pagamento della quota pro-capite per spese circa 600 ricorrenti, sul totale di quasi 750 ricorrenti. Pertanto, mancano i pagamenti di ancora 150 ricorrenti. Sollecito, allora, chi non avesse ancora provveduto al pagamento, ad effettuare il suddetto versamento di euro 50,00 presso il conto corrente a me intestato, il cui IBAN è: IT89C0103003271000061254800. Nella causale dovete indicare il nome (o i nomi) del ricorrente per cui viene effettuato il pagamento e la dicitura "RIMBORSO SPESE RICORSI MIBACT". Vi rammento che si tratta del rimborso per le spese vive legate sia alle varie trasferte e pernottamenti, sia alle spese per notifiche ed altre attività processuali, non ricomprese nel preventivo originario e nelle fatture originarie di euro 150 a voi intestate, poichè le suddette fatture erano state emesse sul preventivo di spesa originario per effettuare n. 10 ricorsi da presentarsi tutti presso il tribunale di Roma, e non per n. 62 ricorsi in 62 città diverse d'Italia. Debbo necessariamente raggiungere un importo globale sopra i 37.000 euro totali, considerato che ad oggi, come potrò dimostrarvi fra breve con i documenti fiscali che vi invierò, ho speso già oltre 16.000 euro, e almeno altri 20.000 euro saranno spesi nei prossimi mesi ed entro l'anno 2018. Se qualcuno dei 150 ricorrenti non pagasse la quota di sua spettanza, avrei seri problemi a rientrare con le spese, pertanto invito quelli che non hanno pagato a farlo con la masima sollecitudine! La presente, ovviamente, è rivolta ai 150 ricorrenti che non hanno ancora provveduto, il cui nome mi è noto poichè conosco i nomi dei 600 ricorrenti che hanno già effettuato il pagamento.

Un caro saluto

Avv. Giuseppe Pio Torcicollo