Gentili signore,
in data 30 ottobre p.v. scade il termine di 120 giorni perchè il Ministero dia esecuzione alla sentenza del Tribunale di Venezia del 30 maggio 2018. Nelle more del giudizio di appello, la cui prima udienza è fissata per il 30 ottobre 2019 (ma il giudizio potrebbe proseguire per almeno un altro anno), è possibile ottenere l'esecuzione forzata della sentenza, cioè l'inquadramento provvisorio in area terza e la percezione del relativo trattamento economico e contributivo, nel seguente modo: si inoltra al ministero ATTO DI PRECETTO/DIFFIDA ad eseguire la sentenza, assegnando termine di 30 giorni. Scaduto ulteriormente tale termine, è possibile iniziare il PIGNORAMENTO presso la competente TESORERIA del Ministero, chiedendo di prelevare dal conto le somme spettanti a titolo di differenze retributive maturate dalle date di inquadramento fino alla data del precetto, nonchè le somme successivamente maturate. In tal caso il Ministero, al fine di evitare il pignoramento, potrebbe eseguire spontaneamente l'inquadramento provvisorio in terza area. Altrimenti, se non esegue, possiamo ottenere le somme pignorate, ma non l'inquadramento in terza area, che non è di per sè suscettibile di esecuzione forzata se non una volta divenuta definitiva la sentenza (come è avvenuto per i dipendenti di Chieti). Escludo, però, che il Ministero subisca il pignoramento delle somme senza al contempo eseguire l'inquadramento, poichè tale evenienza si presterebbe ad essere denunciata alla Corte dei Conti come "danno erariale" (il fatto cioè di pagare i dipendenti forzatamente come "funzionari" senza che essi svolgano le relative mansioni).
Al fine di intraprendere tale procedura, occorre però che ognuno di voi calcoli le proprie "differenze retributive",
considerando la propria fascia di attuale inquadramento economico in seconda area e il relativo trattamento
retributivo, ed il trattamento retributivo che spetta per la fascia F1 della terza area. Nel differenziale
retributivo va calcolato anche il salario accessorio (Fua, indennità di amministrazione, ecc.). Inoltre,
per coloro che occupano fasce elevate in seconda area (F5, F6), il differenziale retributivo si calcola
considerando non il trattamento retributivo iniziale di un dipendente assunto per la prima volta in
terza area, ma il maggior maturato economico in godimento in seconda area, con le eventuali maggiori
indennità spettanti in terza area. Una volta che avrò gli importi retributivi differenziali mensili
spettanti, sarò io a moltiplicarli per il numero di mensilità trascorse dalle date di inquadramento
giuridico in terza area disposto dal giudice fino ad oggi, al fine di individuare gli importi totali
spettanti a ciascuno di voi, da indicare nell'atto di precetto. Vi inoltro, a questo punto, la
PROCURA
che dovrete firmare, apponendo il vostro cognome e nome, e dovrete spedirmi in originale cartaceo presso
il mio studio in Roma, via Carlo Mirabello 11. Vi ricordo che non potrò inoltrare alcun precetto se non
ho gli importi per differenziale retributivo spettante per ciascuno di voi. L'atto di precetto, in ogni
caso, potrà essere inoltrato al Ministero solo dopo scaduto il termine suindicato del 30 ottobre p.v. Cordiali saluti.
PS: vi ricordo che, per voi di Venezia, su 25 ricorrenti iniziali hanno aderito alla difesa in appello,
versando l'importo pattuito di euro 400 a persona - sul preventivo di euro 10 mila - solo 23 ricorrenti.
Pertanto, essendo rimaste insolute 2 quote da euro 400, per un totale di euro 800, coglierei
l'occasione per chiedere a ciascuno dei 23 ricorrenti che hanno aderito alla difesa in appello,
di versare l'importo residuo di euro 34,78 a persona (euro 800 diviso 23). Il bonifico potrà aver luogo sempre presso il medesimo IBAN: IT 89 C 01030 03271 000061254800. Nella causale: "saldo per onorario difesa in appello n. 23 partecipanti". Grazie.