24 Giugno 2022 21:25

DEPOSITO SENTENZA. PROCURA E TERMINI PER RICORSO IN CASSAZIONE.

Cari clienti,

la Corte di appello di Bari oggi ha depositato la SENTENZA che vi allego (cliccate su "SENTENZA"), con una motivazione assolutamente non condivisibile. Secondo i giudici di secondo grado, il giudice di primo grado avrebbe errato nel ritenere che gli accordi già raggiunti e i bandi già indetti nell'anno 2007, cioè prima dell'entrata in vigore della riforma Brunetta, non potessero essere più "incisi" dalla riforma del 2010, posto che la legge entrata in vigore nel 2010, secondo i giudici baresi, ben poteva ormai precludere quanto già pattuito nel 2007, avendo la legge la possibilità di incidere anche su un procedimento concorsuale già avviato e non ancora concluso. Tale assunto è palesemente in contrasto con i principi espressi più volte dalla Suprema Corte di Cassazione, secondo cui i bandi di concorso costituiscono "lex specialis" che non può essere derogata da alcuna "legge generale" successiva ai bandi stessi. Inoltre, secondo i giudici i bandi non attribuivano diritti già acquisiti, poichè le posizioni attribuite erano condizionate al rilascio di autorizzazione. Anche tale assunto è in contrasto con i principi espressi dalla Corte di Cassazione, secondo cui la "scelta discrezionale" in ordine alla copertura dei posti vacanti è quella contenuta nei "bandi", non nell'atto di "autorizzazione", che invece è un atto di mero controllo circa la legittimità delle scelte già compiute, e non esprime alcuna valutazione discrezionale sul merito delle scelte compiute dalla pubblica amministrazione.

Per questo motivo, dobbiamo assolutamente batterci per difendere la sentenza del giudice di primo grado, che invece aveva pienamente applicato i principi espressi dalla Suprema Corte di Cassazione. Vi ho sempre detto che la vostra sentenza di primo grado si è uniformata a quella di Genova, che resta una delle sentenze meglio "motivate". Il termine per proporre ricorso in cassazione è di 60 giorni, e scadrà pertanto in data 23 agosto 2022. Vi inoltro la PROCURA (cliccare su "PROCURA") da sottoscrivere e spedire in originale presso il mio studio in Roma, Circonvallazione Clodia n. 5. Il costo del giudizio in cassazione (ultimo e più importante grado di giudizio) è di euro 4.000 in totale, compreso in esso le spese di 1.500 euro per contrributo unificato e spese di copia. Quindi, essendo in 2, euro 2000 a ricorrente.
 Cordiali saluti
Avv. Giuseppe Pio Torcicollo

 

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