27 Giugno 2016 - 16:41

ESECUZIONE SENTENZE

Gentili Signore/i ,

a seguito di molte segnalazioni pervenutemi circa il fatto che, a tutt'oggi, sulla busta paga di giugno resta la trattenuta per riduzione in regime tfr, debbo chiarire per l'ennesima volta che, il sottoscritto non ha mai assicurato che, a partire dal mese di maggio, ovvero di giugno, il Comune avrebbe cessato di effettuare le trattenute. Io vi ho detto che, per i dipendenti collocati nelle prime 2 sentenze del 15.12.2015, il 10 maggio è spirato il termine per l'esecuzione delle sentenze. Questo vuol dire che il Comune è obbligato ad eseguire ma non è detto che lo faccia, se non viene avviata un'azione di esecuzione forzata delle sentenze. Lo stesso discorso varrà per i dipendenti vittoriosi collocati nelle altre 3 sentenze (quella del 29.02.2016, quella del 03.03.2016 e quella del 15.03.216). Anche per questi, una volta spirati i termini di 120 giorni, e cioè nei mesi di luglio e agosto, il Comune "dovrebbe" eseguire le sentenze, sia eliminando le trattenute provvisoriamente, in attesa che decida fra 2 anni la Corte di appello, sia restituendovi le somme già trattenute ed indicate nei ricorsi. Senonchè, anche in tal caso il Comune potrebbe fare "orecchi da mercante" e non eseguire le sentenze, spingendo tutti noi ad iniziare un'esecuzione forzata delle sentenze stesse.

Vi avevo anche detto che l'Avv. Federica Graglia, che difende il Comune in queste cause, mi aveva ventilato che avrebbe consigliato all'Ente di "eseguire" le sentenze, innanzi ad una mia esplicita richiesta. A CAUSA DELLA MOLE DI RICORSI CHE HO DOVUTO GESTIRE FINO AD OGGI, NONCHE' PER VIA DEL FATTO CHE STO ULTIMANDO L'ACQUISIZIONE DELLE BUSTE PAGA MANCANTI, PER I PERIODI CHE VI HO INDICATO NELLE PRECEDENTI MAIL, NON HO ANCORA NOTIFICATO LA RICHIESTA BONARIA DI ESECUZIONE DELLE SENTENZE. Dopo il 30 giugno, quando avrò terminato di acquisire tutti i cedolini, durante il mese di luglio preparerò una ISTANZA BONARIA DI ESECUZIONE, dando al Comune termine di 30 giorni. Quando invierò tale richiesta, indicando le varie sentenze da eseguire e le somme da recuperare per ciascuna di esse, ve la invierò per conoscenza.

Qualora decorso il termine ulteriore di 30 giorni dal ricevimento della richiesta, il Comune restasse inottemperante, vi invierò una nuova email dove chiederò chi, fra voi, vuole avviare l'esecuzione forzata. Coloro che mi daranno "via libera" saranno collocati in un "ATTO DI PRECETTO", che prelude all'esecuzione forzata. Decorso il termine di 30 giorni dal precetto, lo stesso si convertirà in PIGNORAMENTO SUL CONTO CORRENTE del Comune.

Riepilogo: entro il mese di luglio manderò, per TUTTI i RICORRENTI - tranne quelli che hanno rinunciato a difendersi in appello - la "RICHIESTA BONARIA DI ESECUZIONE DELLE SENTENZE", dando termine di 30 giorni per eseguire. Decorso tale termine, se il Comune non soddisfa la richiesta, invierò a tutti voi una nuova email per avere da voi l'autorizzazione ad elevare ATTO DI PRECETTO, in nome e per conto vostro. Solo coloro che mi invieranno la richiesta di esecuzione si troveranno nel precetto, e quindi otterranno l'esecuzione delle sentenze.

Colgo l'occcasione per dire che, relativamente alle ultime 3 sentenze, alcuni ricorrenti non sono ancora venuti presso il mio studio a firmare la procura per difendersi nel giudizio di appello, versando 100 euro e consegnando i cedolini dell'ultimo periodo. Si tratta di una "piccola minoranza", perchè sono circa una quarantina su 450 ricorrenti. A costoro ricordo che, non venendo a studio a firmare la procura e versare 100 euro, perderanno il diritto ad ottenere quanto riconosciuto in primo grado.

E' inutile dirvi che confido nel fatto di vincere anche in appello, ma naturalmente quei pochi che non hanno aderito al fatto di difendersi in appello e non sono convinti preferisco anch'io non aderiscano. Naturalmente, non difendendosi in appello perderanno quello che avevano ottenuto e non potranno poi lamentarsi se agli altri ricorrenti che hanno resistito in appello verrà tolta la trattenuta e a loro no!

Distinti Saluti

Avv. Giuseppe Pio Torcicollo

 

CHIUSURA COMUNICAZIONE