29 Gennaio 2020 20:13

RICORSO PER RECUPERO
SOMME ATTIVITA' DI NOTIFICA

Gentili signore/i,

vi comunico che, per tutto il periodo trascorso da settembre 2019 fino ad oggi, il sottoscritto ha presenziato in moltissime udienze in tutta Italia, con il seguente risultato: il Tribunale di Verona (udienza del 7 novembre 2019), di Campobasso (udienza del 12 novembre 2019), di Venezia per 2 nuove ricorrenti (udienza del 22 novembre 2019), di Torino per 4 nuovi ricorrenti (udienza del 26 novembre 2019), e la Corte di Appello di L'Aquila (udienze del 12 settembre 2019 per *** e udienza del 24 ottobre 2019 per ***), la Corte di Appello di Milano (udienza del 23 settembre 2019) e la Corte di Appello di Trieste (udienza del 28 novembre 2019), hanno tutti rigettato i ricorsi, e solo la Corte di Appello di Genova (udienza del 15 novembre 2019), ha invece per la terza volta dato ragione ai ricorrenti. Quindi, il periodo da settembre 2019 fino a novembre 2019, ha visto n. 8 sentenze negative e solo 1 positiva! In tutti gli altri giudizi che si sono tenuti, nei quali il sottoscritto è stato sempre presente, i Giudici hanno preferito rinviare la causa ad altra udienza, sia per eccesso di carico di cause, sia per necessità di vagliare ulteriormente la causa prima di deciderla. Pertanto, nelle varie udienze tenutesi al Tribunale di Matera (16 settembre 2019 e 13 gennaio 2020), di Siracusa (18 settembre 2019), di Treviso (27 settembre 2019), di Bari (3 ottobre 2019), di Modena (5 dicembre 2019), di Massa (6 dicembre 2019), di Sassari (17 dicembre 2019), di Lecce (17 dicembre 2019), di Reggio Calabria per 6 nuovi ricorrenti (18 dicembre 2019), di S.Maria Capua Vetere (8 gennaio 2020), di Latina (16 gennaio 2020), di Terni per nuovo ricorrente (22 gennaio 2020), è stato disposto il rinvio, rispettivamente: Tribunale di Matera al 17 febbraio p.v., Tribunale di Siracusa al 12 maggio 2021, Tribunale di Treviso al 22 maggio p.v., Tribunale di Bari al 18 giugno p.v., Tribunale di Modena al 31 marzo p.v., Tribunale di Massa al 14 febbraio p.v., Tribunale di Sassari al 19 maggio p.v., Tribunale di Lecce al 27 ottobre p.v., Tribunale di Reggio Calabria al 27 gennaio 2021, Tribunale di S.Maria Capua Vetere al 16 dicembre p.v., Tribunale di Latina al 22 ottobre p.v., Tribunale di Terni al 6 maggio p.v.,. Anche la Corte di Appello di Venezia ha rinviato, d'ufficio, le udienze già fissate per il 24 ottobre 2019 (per i giudizi di appello avverso le sentenze del Tribunale di Padova e di Venezia) e per il 16 gennaio 2020 (per il giudizio di appello avverso la sentenza del Tribunale di Rovigo), differendole tutte all'udienza del 22 ottobre p.v.. Inoltre, il Tribunale di Cassino ha rinviato d'ufficio la causa dall'udienza del 27 gennaio u.s. all'udienza del 16 settembre p.v. A questo punto, il bilancio delle cause già definite in primo grado e in grado di appello è il seguente:
A) hanno dato ragione a voi ricorrenti n. 18 sentenze di Tribunali in primo grado e n. 6 sentenze di Corti di appello in secondo grado, per un totale di 24 sentenze;
B) Hanno invece dato ragione al Ministero n. 28 sentenze di Tribunali in primo grado e n. 7 sentenze di Corti di appello in grado di appello, per un totale di 35 sentenze. Quindi, al momento il 40% delle sentenze sono favorevoli alla nostra tesi, il 60 % non è favorevole. Ritengo che sia, comunque, un ottimo risultato, se pensate che prima di ora sia i Tar che il Consiglio di Stato si erano sempre espressi contro, quindi avere il 40% dei Tribunali Ordinari dalla nostra parte è stata una "bella conquista"!
Restano ancora da decidere, in primo grado (su complessivi 69 giudizi pendenti), n. 23 giudizi (cioè 69 - i 46 già definiti in primo grado: 18 a noi favorevoli + 28 non favorevoli, tot 46): questi i 23 Tribunali che devono ancora decidere in primo grado: 1) Brindisi (ud. 5 feb 2020); 2) Locri (ud. 7 feb 2020); 3) Massa (ud. 14 feb 2020); 4) Matera (ud. 17 feb 2020); 5) Catanzaro (ud 18 feb 2020; 6) Roma 2° ricorso (ud. 28 feb 2020; 7) Perugia (ud. 13 mar 2020); 8) Modena 1° ricorso (ud. 31 mar 2020); 9) Modena 2° ricorso (ud. 31 mar 2020); 10) Terni 2° ricorso (ud. 6 mag 2020); 11) Sassari (ud. 19 maggio 2020); 12) Treviso (ud. 22 mag 2020); 13) Bari (ud. 18 giu 2020); 14) Avellino 2° ricorso (ud. 23 giu 2020); 15) Cagliari (ud. 24 giu 2020); 16) Cassino (ud. 16 set 2020); 17) Pisa (ud. 24 set 2020); 18) Latina (ud. 22 ott 2020); 19) Lecce (ud. 27 ott 2020); 20) Palermo (ud. 13 nov 2020); 21) S.Maria Capua Vetere (ud. 16 dic 2020); 22) Reggio Calabria (ud. 27 gen 2021); 23) Siracusa (ud. 12 mag 2021).
In grado di appello, invece, sono prossimi ad essere definiti:
1) CdA di Torino avverso sentenza Trib di Cuneo (ud. 12 feb 2020); 2) CdA di Ancona avverso sentenza Trib di Ancona (ud. 26 mar 2020); 3) CdA di Firenze avverso sentenza Trib di Siena (ud. 12 mag 2020); 4) CdA di Bologna avverso sentenza Trib di Forlì (ud. 19 mag 2020); 5) CdA di Cagliari avverso sentenza Trib di Oristano (ud. 20 mag 2020); 6) Cda di Salerno avverso sentenza Trib di Salerno (ud. 25 mag 2020); 7) CdA di Bologna avverso sentenza Trib di Ravenna (ud. 11 giugno 2020); 8) CdA di Firenze avverso sentenza del Trib di Grosseto (ud. 18 giu 2020); 9) CdA di Roma avverso sentenza Trib di Viterbo (ud. 2 luglio 2020); 10) CdA di Napoli avverso sentenza Trib di Napoli (ud. 15 set 2020); 11) CdA di Lecce avverso sentenza Trib di Taranto (ud. 7 ott 2020); 12) CdA di Venezia avverso sentenza Trib di Venezia (ud. 22 ott 2020); 13) CdA di Venezia avverso sentenza Trib di Padova (ud. 22 ott 2020); 14) CdA di Venezia avverso sentenza Trib di Rovigo (ud. 22 ott 2020); 15) CdA di Roma avverso sentenza Trib di Roma (ud. 16 nov 2020); 16) CdA di Firenze avverso sentenza Trib di Firenze (ud. 17 nov 2020); 17) CdA di Napoli avverso sentenza Trib di Torre Annunziata (ud. 2 feb 2021). Nel frattempo, per molti è già arrivato il tempo del terzo ed ultimo grado di giudizio, la Suprema Corte di Cassazione.
Al momento, pendono in cassazione, in ordine cronologico, i seguenti giudizi:
1) Cassazione sulle sentenze del Tribunale di Parma e Corte di Appello di Bologna a noi favorevoli;
2) Cassazione sulle sentenze del Tribunale di La Spezia e Corte di Appello di Genova a noi favorevoli;
3) Cassazione sulla sentenza della Corte di Appello di L'Aquila a noi non favorevole;
4) Cassazione sulle sentenze del Tribunale di Trento e Corte di Appello di Trento a noi favorevoli;
5) Cassazione sulla sentenza della Corte di Appello di Genova a noi favorevole;
6) Cassazione sulle sentenze del Tribunale di Bologna e Corte di Appello di Bologna a noi favorevoli;
7) Cassazione sulle sentenze del Tribunale di Arezzo e Corte di Appello di Firenze a noi non favorevoli;
8) Cassazione sulle sentenze del Tribunale di Torino e Corte di Appello di Torino a noi non favorevoli.
Nei prossimi mesi sarà depositato il ricorso in cassazione contro le ulteriori sentenze negative della Corte di Appello di L'Aquila, contro la sentenza negativa della Corte di Appello di Milano, contro la sentenza della Corte di Appello di Trieste. Dopo il 28 febbraio p.v., il sottoscritto maturerà i requisiti per chiedere l'iscrizione all'Albo degli avvocati "cassazionisti", quindi entro metà anno dovrei entrare nel suddetto Albo e poter discutere le cause in cassazione personalmente, senza appoggiarmi ad altro avvocato già cassazionista. Di conseguenza, dopo l'estate, vorrei chiedere alla Corte di Cassazione di mandare in discussione i giudizi conclusi con sentenze a noi favorevoli, sia in primo grado che in appello, in modo da poter anticipare i tempi rispetto agli ordinari tempi della Cassazione (5 anni). Qualora la Cassazione dovesse confermare, entro 1 o 2 anni da oggi, le sentenze di primo e secondo grado a noi favorevoli, inevitabilmente verranno ribaltate (!!!) anche le sentenze di Tribunale e Corte di Appello a noi non favorevoli. Pertanto, vorrei spronare coloro che hanno perso a "non mollare" (come suol dirsi), perchè potrebbero vincere in cassazione!
Al momento, pertanto, esorto il ricorrente del Tribunale di Campobasso a presentare APPELLO avverso la sentenza del 12 novembre 2019, i ricorrenti del Tribunale di Verona a presentare APPELLO avverso la sentenza del 24 gennaio 2020, le ricorrenti del Tribunale di Venezia a presentare APPELLO avverso la sentenza del 24 gennaio 2020, i ricorrenti del Tribunale di Torino a presentare APPELLO avverso la sentenza del 26 novembre 2019, le ricorrenti che hanno perso presso la Corte di Appello di L'Aquila a presentare RICORSO IN CASSAZIONE, come hanno già fatto i ricorrenti che provenivano dal Tribunale di L'Aquila (che in primo grado avevano vinto ma la Corte di Appello di L'Aquila ha però ribaltato la sentenza). Del pari, esorto i ricorrenti che hanno perso presso la Corte di Appello di Milano a presentare anch'essi il RICORSO IN CASSAZIONE. Infine, la ricorrente che ha perso presso la Corte di Appello di Trieste. Detto ciò, stamattina la mia segretaria ha inoltrato ad alcuni di voi una nuova procura che mi occorre per procedere alla liquidazione delle "differenze retributive" maturate da quanti di voi hanno vinto le cause. Ho deciso, infatti, di procedere con il DECRETO INGIUNTIVO anzichè con l'ESECUZIONE FORZATA per 2 motivi: 1) se intraprendo l'esecuzione forzata, il MIBACT potrebbe eccepire che i Tribunali non hanno mai quantificato il "dovuto", quindi l'esecuzione sarebbe inammissibile in mancanza di sentenza che indichi il "quantum"; 2) inoltre, l'esecuzione forzata potrebbe indurli a chiedere alle Corti di Appello di "sospendere" l'efficacia esecutiva delle sentenze (di primo grado e di appello). Allora perchè complicarsi la vita? Esiste uno strumento alternativo all'esecuzione forzata, che è il RICORSO PER DECRETO INGIUNTIVO, in cui, lo stesso Tribunale della città dove lavorate, quantifica le somme a voi dovute ed ordina al ministero di effettuare il pagamento entro 40 giorni. In tal caso il ministero non ha strumenti per presentare opposizione al decreto ingiuntivo (essendo il diritto alle somme, una volta quantificate, certo, liquido ed esigibile perchè fondato su sentenza immediatamente esecutiva), e se anche facesse opposizione la perderebbe, quindi alla prima udienza il Giudice darebbe l'esecutività sulle somme oggetto di ingiunzione, che pertanto vi verrebbero pagate immediatamente. Tuttavia, poichè molti di voi, pur avendo sentenze favorevoli in primo grado, devono ancora affrontare la sorte dei giudizi di appello, è bene che attendano prima l'esito del giudizio di appello, per non dover poi restituire i soldi in caso di perdita in appello. Per questo, ho scelto di azionare il DECRETO INGIUNTIVO solo a favore di: 1) coloro che hanno vinto sia in primo grado che in appello: il tempo per arrivare in cassazione è indefinito, quindi conviene intanto incassare le somme dovute; 2) coloro che hanno vinto solo in primo grado, ma hanno davanti a sè un giudizio di appello molto lungo (es. la ricorrente di Lamezia Terme). A costoro stamattina abbiamo mandato il modulo per aderire a tali ricorsi, completamente gratuiti. Naturalmente, in caso di conferma in appello, ad esempio, delle sentenze di Padova e Venezia, si procederà anche per costoro ad avviare i suddetti ricorsi per decreto ingiuntivo. Vi ricordo, infine, che l'aggiornamento sulle prossime udienze può essere rinvenuto sul mio sito www.giuseppepiotorcicollo.it, dove potrete vedere quali sono le udienze già fissate nel 2020 e 2021 ed ivi scaricare gli atti e i verbali di udienza.

Cordiali saluti.
Avv. Giuseppe Pio Torcicollo

 

CHIUSURA COMUNICAZIONE